Botox: istruzioni per un uso più sicuro

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mappa-diagramma muscoli facciali

Volto più disteso e sguardo rilassato: inoculata sotto pelle da mani esperte, la tossina botulinica «spiana» le rughe di espressione. Il farmaco, però, è autorizzato per uso estetico dal Ministero della Salute soltanto per il trattamento delle rughe glabellari, quelle che si formano tra le sopracciglia col passare degli anni.

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Lo ribadisce in una nota l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, che raccomanda ai medici di non utilizzare il botox per «trattamenti per i quali non è stata dimostrata la sicurezza, di informare adeguatamente i pazienti sia dei rischi che dei benefici e di tenerli sotto stretta osservazione».

INDAGINE – L’intervento dell’Aifa arriva in seguito alle segnalazioni ricevute l’anno scorso dalla Rete nazionale di farmacovigilanza sulle reazioni avverse accusate da 24 pazienti dopo il trattamento con la tossina spiana-rughe. E, nei giorni scorsi, il procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, ha aperto un’indagine per verificare il corretto uso del botox nel nostro Paese.

COME FUNZIONA – In Italia sono circa 80mila l’anno i trattamenti eseguiti con il botox per ringiovanire il viso. Quella utilizzata in medicina estetica è la forma purificata e diluita di una tossina prodotta da un batterio anaerobio, il Clostridium botulinum. «Attraverso un’iniezione localizzata con un piccolissimo ago, agisce limitando la contrazione dei muscoli e quindi la ruga di espressione si “distende” – spiega Emanuele Bartoletti, segretario della Società italiana di medicina estetica – . L’effetto dura in media dai 4 ai 6 mesi e deve essere il più naturale possibile in modo da far “portare” bene la propria età. Il trattamento non va ripetuto più di tre volte l’anno».

MEDICI ESPERTI – La nota dell’Aifa invita i medici ad «attenersi rigorosamente a quanto autorizzato nel riassunto delle caratteristiche del prodotto» e, inoltre, a «usare, immediatamente dopo la ricostituzione, ogni singola fiala o flaconcino per trattare un solo e unico paziente». Del resto, come qualsiasi farmaco il botulino può provocare effetti collaterali. «In medicina estetica il botox viene usato a dosaggi davvero bassi rispetto a quelli necessari per scopo curativo in neurologia – fa notare Bartoletti – . Il farmaco può essere iniettato solo da medici esperti – estetici, chirurghi plastici, dermatologi – che abbiano seguito adeguati corsi di formazione. Gli effetti indesiderati sono minimi e transitori; per esempio, piccoli ematomi e, più raramente, una lieve ptosi palpebrale, cioè una leggera asimmetria tra le palpebre con una che potrebbe aprirsi meno dell’altra: scompare nel giro di 4-5 settimane». Altre precauzioni: il prodotto da iniettare deve essere quello autorizzato dal Ministero della Salute ed è bene diffidare di chi non verifica, prima del trattamento, le condizioni di salute (interazioni con altri farmaci, eventuali allergie, stato di gravidanza).

USO OFF-LABEL – L’Aifa ricorda poi ai medici che l’uso della tossina botulinica “off- label” (cioè per indicazioni diverse da quelle testate con studi specifici) «in siti di iniezione particolarmente delicati, come per le rughe intorno agli occhi, sulla fronte, intorno alle labbra e sul collo, può esporre i pazienti a seri rischi: per esempio la sua somministrazione in zone attorno alla bocca può compromettere l’uso dei muscoli della masticazione e creare disturbi del linguaggio».

STATI UNITI – «Nel nostro Paese alcuni medici la utilizzano anche in questi casi e lo fanno sotto la propria responsabilità – afferma Bartoletti -. Per le rughe frontali c’è un’ampia letteratura scientifica che attesta l’efficacia e la sicurezza del botox, tanto che negli Stati Uniti sta ottenendo l’autorizzazione della Food and drug administration. Ci sono invece ancora riserve sul suo utilizzo per le rughe intorno alle labbra».
Corriere.it

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