AIDS: estratti dell’albero di Neem per contrastare l’HIV

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Estratti dell’albero del Neem potrebbero essere utili anche nella lotta contro l’Hiv. Alto, con foglie verdi scure a punta, l’albero di Neem e’ noto in India come ‘la farmacia del villaggio’. I praticanti della medicina ayurvedica, una forma di medicina alternativa tradizionale indiana, lo utIlizzano per curare numerose malattie, da problemi cardiovascolari al controllo del diabete.


Ma in generale, nei villaggi e’ utilizzato anche come disinfettante contro batteri e funghi patogeni. Arora, docente presso la Kean University in New Jersey, sta ora approfondendo la comprensione delle proprieta’ curative della pianta del Neem nella lotta contro il virus che causa l’Aids. La ricercatrice ha presentato i suoi dati nel corso del meeting ‘Experimental Biology 2012′ a San Diego. I suoi risultati preliminari sembrano indicare che ci sono composti dell’estratto di Neem che agiscono su una proteina essenziale per la replicazione dell’HIV. Se ulteriori studi supporteranno le sue scoperte, il lavoro di Arora potrebbe fornire ai medici e agli sviluppatori un nuovo farmaco per la patologia. “Tanto piu’ si gira nei villaggi – ha affermato la Arora – piu’ gli usi del Neem variano”. I rami degli alberi sono utilizzati al posto del dentifricio e come spazzolini da denti per mantenere denti e gengive sane, ed estratti del Neem vengono utilizzati per controllare la diffusione della malaria e cosI’ via.

Arora, in particolare, e’ partita da due ricerche che hanno dimostrato che l’uso del Neem su pazienti affetti da Hiv-Aids in Nigeria e in India ha prodotto un drastico abbassamento dei livelli di particelle di Hiv nel sangue. Attraverso la bioinformartica a la biologia strutturale Arora e il suo team hanno ricostruito i modelli computerizzati di numerose proteine del Neem scoprendo che la maggior parte di essi sono funzionali ad attaccare la proteasi dell’Hiv, una proteina essenziale nella replicazione di copie del virus. “Siamo di fronte a una nuova ipotesi terapeutica”, ha detto la ricercatrice.

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