Tessuti al microscopio in 3D: nuovo, rivoluzionario, strumento diagnostico

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Nuova rivoluzione in arrivo nella diagnostica per immagini. Una equipe dell’Universita’ dell’Illinois ha sviluppato un microscopio tissutale in 3D, il che potrebbe rappresentare un svolta per campi medici come la diagnosi di cancro, la chirurgia mini-invasiva e l’oftalmologia.

In particolare, gli scienziati sono riusciti a correggere le aberrazioni di calcolo della tomografia ottica, ottimizzando la tecnica grazie alla messa a punto di un nuovo software. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull’edizione on line dei Proceedings of National Academy of Sciences. “Le tecniche computazionali consentono di andare oltre quello che puo’ fare il solo sistema ottico”, ha dichiarato Steven Adie, ricercatore al Beckman Institute for Advanced Science and Technology dell’Universita’ dell’Illinois.

“Il nuovo microscopio sara’ molto utile nelle applicazioni di imaging real-time come nel caso della chirurgia guidata dalle immagini”. L’ottica adattiva e’ in grado di correggere le aberrazioni dell’imaging. Ampiamente usata in astronomia, anche in medicina gli scienziati hanno iniziato ad applicare i principi di questa tecnica ai microscopi, proprio con l’obiettivo di migliorare l’imaging cellulare e dei tessuti. “Si tratta della stessa sfida – ha aggiunto Adie – solo che al posto delle immagini da sviluppare attraverso l’atmosfera, si ha a che fare con immagini sviluppate attraverso tessuti. Molti dei problemi ottici sono esattamente gli stessi”. La ricerca e’ stata finanziata dai National Institutes of Health e dalla National Science Foundation.

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