Anticorpo di coniglio riduce i fenomeni di rigetto post-trapianto di cellule staminali

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Un anticorpo tratto dai conigli riduce gli effetti del rigetto dopo il trapianto di cellule staminali da un donatore non parente. Lo studio della Virginia Commonwealth University e’ stato pubblicato sulla rivista “Bone Marrow Transplantation”. Gli scienziati hanno studiato le reazioni in 50 soggetti a cui erano state trapiantate cellule staminali da donatore non parente ma che avevano ricevuto un anticorpo tratto da conigli, la anti-thymocyte globulin (Atg). Il gruppo di controllo era costituito da 48 persone che avevano ricevuto il trapianto da un donatore geneticamente simile.


I risultati hanno mostrato effetti simili in termini di mortalita’ e di sviluppo della patologia nota come “graft-versus-host” (Gvhd), che spesso di verifica in casi di trapianti di midollo osseo o cellule staminali quando il materiale trapiantato “attacca” il corpo che lo ha ricevuto. Le reazioni erano simili nei due gruppi: unica differenza, un tasso di infezioni maggiore in quei soggetti che avevano ricevuto le piu’ alte dosi di Atg, ma il rischio diminuiva in quelli che avevano avuto dosi anche solo lievemente minori. Si tratta del primo studio in cui si analizzano gli effetti delle Atg nel trapianto di staminali. Le Atg lavorano riducendo il numero di linfociti T, componenti chiave del sistema immunitario. (AGI) .

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