La radioterapia contro il cancro al seno potrebbe risultare dannosa per il cuore

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Le pazienti trattate con le radiazioni per combattere il cancro del seno hanno maggiori probabilità di avere problemi cardiaci in futuro

Niente allarmismi ingiustificati, ma le donne che si sono sottoposte a radioterapia – anche a basse dosi – per trattare il tumore al seno sono più a rischio di sviluppare problemi cardiaci in seguito.
Questo quanto suggerisce uno studio appena pubblicato sul New England Journal of Medicine.radio

Gli specialisti ricordano che la priorità è il trattamento del cancro, tuttavia il rischio per il cuore esiste, anche se piccolo.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori britannici dell’Università di Oxford, guidati dalla dottoressa Sarah Darby. Sono state coinvolte 2.168 donne con diagnosi di cancro al seno provenienti da Svezia e Danimarca, e trattate con le radiazioni.
Dal totale delle partecipanti, durante il periodo d’osservazione, 963 hanno subìto un attacco di cuore. Di queste, qualcuna ha necessitato di una procedura di ricanalizzazione arteriosa; altre sono morte per cause legate a problemi di cuore o arterie diversi anni dopo il trattamento con le radiazioni. Le restanti 1.205 pazienti non hanno sviluppato problemi cardiaci.[one_fourth last=”no”]

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Al fine di valutare l’entità dell’esposizione alle radiazioni per ogni paziente, i ricercatori hanno utilizzato una misura che viene chiamata “scala di grigi”, che mostra il grado di assorbimento delle radiazioni da parte dei tessuti. Nello specifico, si è cercato di stimare quante unità di grigio hanno raggiunto il cuore e le arterie delle pazienti, a seguito della terapia con le radiazioni.
In media, le pazienti hanno assorbito da 1 a 5 unità di grigio. Media che aumentava se il tumore trattato si trovava nel seno sinistro. Il rischio di malattia cardiaca e morte relativa aumentava di circa il 7 per cento per ogni unità di grigio assorbita. Questo rischio si manifestava per la prima volta dopo cinque anni dal trattamento radioterapico e persisteva per almeno vent’anni.

Il dilemma che si pone a questo punto è se si debba rinunciare al trattamento contro il cancro per proteggere cuore e arterie. Gli scienziati sono tutti concordi che la priorità vada data alla cura contro il cancro, anche perché si stanno studiando nuovi modi per proteggere cuore e arterie dal possibile danno indotto dalle radiazioni.
In attesa di nuove conferme e rassicurazioni, ogni donna è bene sia comunque informata su quali siano i pro e i contro di una terapia con le radiazioni.

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