B.E.M.S.® Lotta alla Sclerosi Multipla: INNOVAZIONE, parola chiave di TEVA per cure sempre più ritagliate sui bisogni dei pazienti

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tevaL’attenzione al paziente malato di Sclerosi Multipla, patologia invalidante che in Italia colpisce 68mila persone, sarà alcentro del BEMS (Best Evidences in Multiple Sclerosis), l’evento che si apre oggi a Roma per il terzo anno consecutivo. La due giorni organizzata da Teva Italia manterrà alto l’interesse verso un approccio sempre più personalizzato e orientato a far fronte alle esigenze di ciascun paziente. Il dibattito toccherà inoltre temi gestionali, organizzativi, clinici, economici e di sostenibilità, con un orientamento innovativo, punto di forza della filosofia aziendale.

Roma, 10 aprile 2014 – Offrire terapie efficaci, sicure e tollerabili per migliorare la vita di oltre tre milioni di malati che nel mondo soffrono di Sclerosi Multipla, attraverso soluzioni di cura sempre più ritagliate sui bisogni del paziente. Con questo importante obiettivo prosegue, nel segno dell’innovazione, la lotta alla Sclerosi Multipla, patologia altamente invalidante che oggi e domani sarà al centro del dibattito al BEMS (Best Evidences in Multiple Sclerosis). L’evento, organizzato da Teva Italia – azienda farmaceutica da sempre impegnata nel rendere accessibili cure di alta qualità attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione sia di medicinali equivalenti sia di farmaci innovativi, specialità farmaceutiche e principi attivi – prenderà il via al Maxxi (Mu seo il Museo nazionale delle arti del XXI secolo) di Roma.

Medici, istituzioni, rappresentanti della società scientifica e dell’associazione pazienti sono pronti a confrontarsi e a collaborare affinché si arrivi a soluzioni sempre meno gravose per i malati – che sono colpiti da questa malattia soprattutto in giovane età – e si garantisca una maggiore sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale attraverso la predisposizione di nuovi modelli di governance.

Anche in occasione dell’ultimo congresso ECTRIMS, nel suo intervento di apertura, il professor Giancarlo Comi  past president della Società Italiana di Neurologia e direttore del Dipartimento di Neurologia e Istituto di Neurologia Sperimentale, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – ha discusso l’importanza crescente di un trattamento precoce con farmaci che possono modificare il decorso della malattia, in grado di contenere almeno parzialmente le future manifestazioni infiammatorie. Il presupposto di un trattamento mirato precoce è rappresentato da una diagnosi il più precoce possibile.

Oggi sta acquistando sempre maggiore importanza la misurazione dell’atrofia cerebrale come nuovo marker di valutazione della malattia e dell’efficacia degli interventi terapeutici. Il grado di atrofia cerebrale costituisce una stima globale del danno strutturale provocato dalla malattia. Nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla si osserva in media una progressione dell’atrofia cerebrale pari a 2-3 volte quella osservata in soggetti normali di pari età. L’atrofia cerebrale correla sia con il grado di disabilità sia, in particolare, con il livello di compromissione delle funzioni cognitive. Nella fase iniziale di malattia l’atrofia è correlata con il numero e il volume delle lesioni, ma con l’evolversi della malattia, l’atrofia, in particolare quella della sostanza grigia, evolve anche in modo indipendente dalla comparsa di nuove lesioni ed è quindi attribuibile a diversi meccanismi fisiopatologici. La misura dell& rsquo;atrofia non è ad oggi utilizzabile per definire la progressione della malattia nei singoli soggetti ma è invece utilissima per valutare l’efficacia dei farmaci somministrati e per quantificare il decorso della malattia negli studi clinici.
Laquinimod per esempio è un farmaco che ha un effetto importante nel prevenire la progressione dell’atrofia in modo anche indipendente dall’effetto di prevenzione della comparsa delle nuove lesioni.
Questo effetto sull’atrofia si deve all’azione neuroprotettiva esercitata da Laquinimod, verosimilmente conseguente all’azione benefica su astrociti e microglia.

Tra i farmaci tipici di prima linea, attualmente disponibili, glatiramer acetato ha un effetto modesto sull’atrofia cerebrale che diventa però particolarmente importante quando utilizzato nelle fasi iniziali di malattia. In un sottogruppo di pazienti con sindrome clinicamente isolata glatiramer ha infatti dimostrato un’azione neuroprotettiva che può essere suggestiva di un rallentamento della perdita di volume cerebrale.

Gianfranco Nazzi ha assunto recentemente l’incarico di Senior Vice President per l’area Specialty Medicine Europe per Teva Pharmaceuticals, con l’obiettivo di sviluppare gli ambiziosi programmi di crescita della linea Specialty in Europa.”Teva ha una sfida importante” spiega Nazzi, “lo sviluppo di farmaci branded e innovativi permette di assumere un ruolo fondamentale nella vita delle persone affette da malattie che ancora oggi presentano dei bisogni insoddisfatti, comela Sclerosi Multipla. Allo stesso tempo non possiamo però non garantire accessibilità alle cure e un’assistenza sanitaria di qualità e sostenibile per tutti, un obiettivo questo che è parte integrante del DNA di Teva”.

Teva Neuroscienze offre un approccio globale alla gestione della malattia neurologica, attraverso soluzioni terapeutiche estremamente efficaci, unite a programmi di supporto ai pazienti che possano migliorare la qualità di vita di chi è affetto da malattie a carico del sistema nervoso centrale. La mission di Teva è imporsi tra le aziende leader nelle neuroscienze, attraverso la qualità dei suoi prodotti e l’impegno delle persone che quotidianamente si dedicano ai bisogni dei pazienti.

“L’impegno di Teva non subisce mai battute d’arresto e la nostra azienda continua a lavorare per dimostrare l’efficacia dei suoi farmaci, in particolare quelli per la SM. L’obiettivo di tutte le nostre aree terapeutiche è quello di individuare soluzioni giuste per offrire cure accessibili ritagliate sui bisogni dei pazienti – aggiunge Hubert Puech d’Alissac, AD di Teva Italia –. Inoltre continuiamo a portare avanti il nostro lavoro a fianco delle società scientifiche e delle associazioni pazienti che al meglio interpretano le necessità dei malati tramutandole in richieste specifiche”.

Nel corso della prima giornata del meeting, l’obiettivo sarà puntato sulle prospettive di cambiamento nel management della Sclerosi Multipla, con particolare attenzione al ruolo delle Istituzioni e all’impatto socio-economico di questa patologia. Dopo l’apertura dei lavori da parte del professor Giancarlo Comi si susseguiranno interventi di esperti del settore sanitario che quotidianamente operano a favore del paziente. A loro spetterà il difficile compito di mettere a fuoco lo scenario attuale e di individuare le possibili soluzioni per una gestione ottimale – sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista sociale – della Sclerosi Multipla. La giornata si chiuderà con un talk show, “Il punto di vista delle regioni”, moderato dal professor Leandro Provinciali del dipartimento di Scienze Neurologiche dell’Ospedale regional e Torrette di Ancona, presidente eletto della Sin per il biennio 2015-1017.

L’individuazione di una nuova era terapeutica per il paziente con SM sarà invece al centro del dibattito della seconda giornata. In particolare verrà evidenziata l’importanza di un approccio personalizzato e multidisciplinare. I neurologi presenti daranno vita, in sintesi, a un confronto serrato sulla gestione della SM e presenteranno parallelamente le tecniche diagnostiche più all’avanguardia e le diverse fasi del processo neurodegenerativo.

Teva
Teva Pharmaceutical Industries Ltd. (NYSE: TEVA) è una delle principali aziende farmaceutiche mondiali. È impegnata nell’accrescere l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di farmaci generici a prezzi accessibili, così come di farmaci innovativi e di specialità e principi attivi. Con sede in Israele, Teva è il più grande produttore di farmaci equivalenti al mondo, con un portfolio prodotti globale di oltre 1.000 molecole e una presenza diretta in circa 60 paesi. Per quanto riguarda i farmaci a marchio, Teva concentra la sua attività di sviluppo nell’area delle malattie neurologiche, oncologiche, dolore, respiratorie e della salute della donna, oltre che nel settore dei farmaci biotecnologici e biosimilari. Teva impiega circa 45.000 persone in tutto il mondo e ha registrato 20,3 miliardi di dollari in ricavi netti nel 2013.

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