IL RUOLO DELLA AUTOIMMUNITÀ TIROIDEA NELLA FERTILITÀ E IN GRAVIDANZA

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Kris Poppe*, Brigitte Velkeniers and Daniel Glinoer

In Nature Clinical Practice, July 2008 vol 4 no 7[M1] .

Traduzione dall’originale a cura del Prof. Paolo Beck-Peccoz

SOMMARIO

La ghiandola tiroidea e l’asse ipotalamo-ipofisi-gonade interagiscono continuamente prima e durante la gravidanza. L’ipotiroidismo influenza la funzione ovarica diminuendo i livelli di globulina legante gli ormoni sessuali e aumentando la secrezione di prolattina. Nelle donne in età riproduttiva, l’ipotiroidismo può essere contrastato da una terapia a base di tiroxina per migliorare la fertilità ed evitare il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) . Per le donne infertili, la preparazione alla fecondazione assistita comporta una iperstimolazione ovarica controllata che aumenta notevolmente le concentrazioni di estrogeni circolanti, i quali, a loro volta, possono slatentizzare disturbi tiroidei. Nelle donne senza autoimmunità tiroidea questi cambiamenti sono transitori, mentre in quelle con autoimmunità  tiroidea la stimolazione estrogenica potrebbe essere accompagnata da disturbi della funzione tiroidea durante il restante periodo della gravidanza. La prevalenza dell’autoimmunità tiroidea è significativamente maggiore fra le donne infertili che tra le donne fertili, soprattutto tra quelle in cui l’infertilità è causata da endometriosi o disfunzione ovarica.

La presenza di autoimmunità tiroidea non interferisce con il normale
impianto dell’embrione, mentre risulta aumentato il rischio di un aborto spontaneo precoce. Forme subcliniche e conclamate di ipotiroidismo sono associate ad un maggior rischio di morbilità collegata alla gravidanza, per cui la terapia a base di tiroxina risulta efficace nel ridurre tale morbilità L’opportunità di prevedere uno screening sistematico per i disturbi della tiroide in donne in gravidanza rimane una questione controversa, ma potrebbe essere vantaggioso nelle donne ad alto rischio, in particolare nelle donne infertili.

 

 

CONCLUSIONI

Gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo importante nelle funzioni riproduttive normali, sia attraverso effetti diretti sulle ovaie, sia indirettamente attraverso interazioni multiple con altri ormoni sessuali.

La disfunzione tiroidea può portare a irregolarità mestruali e ad infertilità. Le donne infertili dovrebbero essere sottoposte a screening per disfunzioni della tiroide, soprattutto quando la causa dell’infertilità è da ricercarsi nell’endometriosi o nella disfunzione ovarica[M2] .

Quando una disfunzione della tiroide viene individuata, il trattamento a base di tiroxina è in grado di ripristinare la fertilità normale e ridurre il rischio che sia necessaria una procedura di PMA.
Caratteristiche autoimmuni della tiroide senza una disfunzione tiroidea apparente non compromettono il concepimento, ma le donne con tiroiditi autoimmuni croniche registrano un aumento del rischio di aborto spontaneo precoce.

L’ipotiroidismo durante la gravidanza dovrebbe essere evitato, in quanto è associato con aumento della morbilità e ridotte possibilità di successo sia per la mamma sia per il bambino. E’ necessario intraprendere altre ricerche per rispondere a questioni cruciali, in particolare sull’opportunità di prevedere screening sistematici da pianificare prima e durante la gravidanza.


 [M1]Andrebbe chiarito che è una traduzione dall’originale e indicato il nome del curatore della traduzione

 [M2]Manca la traduzione di due paragrafi

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