Trombosi: è urgente agire per la prevenzione

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ALT_LOGOLa trombosi delle vene e la sua conseguenza più temibile, l’embolia polmonare, sono classificati al terzo posto fra le cause di morte e di grave invalidità; la ricerca scientifica lo ha ormai confermato.

La Giornata Mondiale della Trombosi nasce per aumentare la consapevolezza della popolazione su un problema ancora oggi ampiamente sottovalutato e trascurato.

10 OTTOBRE 2014 – Chapel Hill, NC, USA – La Trombosi che si verifica nelle arterie è causa di ictus cerebrale e di infarto del miocardio, e queste due malattie rimangono saldamente al primo posto nella classifica dei killer cardiovascolari. Infarto e ictus, come tutte le malattie da trombosi, possono essere prevenuti, almeno nel 30 per cento dei casi. Sono la causa più probabile di morte per la popolazione che si avvia a superare la soglia dei 60 anni, ma anche di grave invalidità, ancora più temibile della morte stessa.

La trombosi che si forma nelle vene e provoca embolia polmonare, pur essendo al terzo posto di questa drammatica classifica, viene invece ancora oggi molto sottovalutata. La gente non la conosce abbastanza, come confermato da un sondaggio realizzato a livello mondiale, e come già confermato da un sondaggio realizzato da ALT un anno fa.

Di fronte a dati così importanti e confermati dalla ricerca, ISTH Società Internazionale Emostasi e Trombosi, che riunisce gli esperti di trombosi di tutti i paesi del mondo ha deciso di promuovere un’azione globale che coinvolge 175 società scientifiche, organizzazioni non profit e associazioni di pazienti di oltre 50 paesi nei cinque continenti lanciando la Giornata Mondiale della Trombosi (WTD), con l’obiettivo di: aumentare la consapevolezza del pericolo grave e purtroppo spesso mortale causato da trombosi che partono da localizzazioni apparentemente innocue, come le vene delle gambe, ma che diffondono emboli che arrivano al polmone causando embolia e infarto polmonare; aumentare la conoscenza dei fattori di rischio che aumentano la probabilità di questi drammatici eventi e diffondere la conoscenza dei sintomi che possono salvare la vita.

 

La Trombosi è stata ampiamente sottovalutata per decenni” ha dichiarato Gary Raskob, dell’Health Center dell’Università di Oklahoma e presidente del comitato scientifico della giornata mondiale della trombosi WTD. “La Trombosi venosa e l’embolia polmonare stanno minacciando pesantemente la salute pubblica, tutti noi dobbiamo lavorare perchè non venga sottovalutato il pericolo rappresentato dal tromboembolismo venoso a tutti i livelli: dell’individuo, del sistema sanitario e delle istituzioni: è urgente agire per la prevenzione, una scelta possibile”.

 

DATI EMERSI DALLA REVISIONE SCIENTIFICA SUL TRROMBOEMBOLISMO VENOSO

Da Journal of Thrombosis and Haemostasis:

  • Il Tromboembolismo Venoso rappresenta un problema rilevante di salute pubblica sia nei Paesi industrializzati che in via di sviluppo con una incidenza compresa tra 0,75 a 2,7 persone colpite ogni 1.000 abitanti in ogni Paese, a prescindere dal grado di sviluppo.
  • Il Tromboembolismo venoso dovrebbe essere un argomento prioritario per chi sorveglia a livello globale la salute pubblica, incluso nei programmi di monitoraggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e nelle valutazioni del GBD – Global Burden of Disease, e dagli enti economici quali la Banca Mondiale. Uno studio del GBD del 2010 documenta in modo evidente la rilevanza della trombosi arteriosa come causa di infarto e ictus, ma “dimentica” il tromboembolismo venoso fra le cause di morte e disabilità.
  • Il Tromboembolismo venoso è una delle cause più frequenti di complicanza nei pazienti ospedalizzati causando morte e disabilità, come ha valutato la OMS nell’ambito dei programmi che misurano il grado di sicurezza del paziente in ospedale.
  • La prevenzione del Tromboembolismo Venoso deve diventare una priorità sanitaria globale, attraverso l’uso sistematico ed appropriato delle misure di prevenzione per le quali vi è documentata efficacia. La prevenzione del TEV deve essere una priorità per gli operatori sanitari e per le istituzioni: siamo di fronte ad un problema di salute grave per il quale esistono valide misure di prevenzione. Contemporaneamente   la popolazione deve conoscere il tromboembolismo venoso ed essere informata su come prevenirlo e come riconoscerlo.

 

RISULTATI DAL SONDAGGIO PUBBLICO

ISTH ha promosso nell’estate del 2013 un sondaggio su un campione di uomini e donne di 9 Paesi che ha dato i seguenti risultati:

  • solo 50 adulti su 100 sanno vagamente che esiste l’embolia polmonare e solo 44 su 100 sanno che cos’è la trombosi venosa profonda;
  • solo una persona su 4 è consapevole del rischio di trombosi nei pazienti allettati in ospedale o sottoposti a chirurgia o malati di cancro che sono le situazioni ad alto rischio di TEV.
  • solo 28 su 100 ha dichiarato di sapere quali sono le conseguenze di una trombosi venosa nella gamba, ma uno su tre fra questi non ne conosce segni o sintomi: solo 19 su cento sanno quale problema possa essere l’embolia polmonare.
  • Oltre metà fra coloro che rispondono non sa che la prevenzione del TEV è possibile.

 

Troppo pochi sono coloro che sanno che la trombosi nelle gambe e nei polmoni provoca conseguenze gravi, che arrivano fino alla morte e troppi muoiono per un evento evitabile“, afferma Raskob. “È fondamentale che ognuno di noi: (1) conosca i fattori di rischio; (2) sia proattivo e chieda al proprio medico quali sono i fattori di rischio e come prevenire la trombosi venosa, soprattutto in situazioni a rischio come la degenza in ospedale; (3) conosca ed impari a riconoscere i sintomi e i segni di una trombosi venosa profonda e di un’embolia polmonare e sappia che cosa fare nel caso si presentino“.

 

UN NUOVO STRUMENTO DI EDUCAZIONE PUBBLICA

In occasione della giornata mondiale della Trombosi – WTD – WORLD THROMBOSIS DAY – ISTH ha aperto il sito worldthrombosisday.org, fonte di informazione per popolazione che voglia capire come si forma un trombo e quali danni può fare, quali sono i fattori di rischio, i segni e i sintomi da non sottovalutare, le domande chiave da rivolgere ai medici e agli infermieri, video di sensibilizzazione e storie di pazienti e dei loro familiari. Tutto questo in inglese.

 

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA TROMBOSI (WTD): OBIETTIVO

Si inaugura il 13 ottobre 2014: la mission dell’evento è diffondere conoscenza sulla trombosi, far percepire in modo diffuso che la trombosi è una delle principali cause di morte e di grave invalidità ma che può essere prevenuta. Questa mission si allinea con gli obiettivi dell’OMS ridurre almeno una su quattro delle morti premature causate da malattie non trasmissibili (NCD -Non Communicable Diseases) delle quali le malattie cardiovascolari sono le più importanti e quelle a più alto impatto sociale ed economico: ridurre queste morti del 25% da qui al 2020.

 

ISTH

Fondata nel 1969, ISTH è la società scientifica leader nel mondo per la promozione della conoscenza della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle malattie della coagulazione del sangue che causano da una parte trombosi e dall’altra problemi emorragici. Di ISTH fanno parte 4.000 medici, ricercatori ed educatori che lavorano insieme per migliorare la vita dei pazienti in oltre 90 paesi in tutto il mondo.

 

LINK UTILI

www.trombosi.org

www.worldthrombosisday.org

www.isth.org

www.worldthrombosisday.org/campaign-materials/ipsos-pulse-survey/

www.facebook.com/worldthrombosisday

www.twitter.com/thrombosisday

 

Contatti

 

Ufficio Stampa e Comunicazione

ALT- Onlus – Via Ludovico da Viadana , 5 – 20122 Milano

Isabella Melchionda 02.58.23.50.28 – 333.3214726 – comunicaizone@trombosi.org

Claudia Rota 348.5100463 – claudia.rota@dscitalia.net

 

ALT- Associazione per la lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari- Onlus

Via Ludovico da Viadana, 5 – 20122 Milano – Tel.+390258325028 – Fax+390258315856 – www.trombosi.org.

 

ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus è un’associazione libera, indipendente e senza fini di lucro. Dal 1987 è attiva a livello nazionale con campagne di prevenzione delle malattie cardiovascolari da Trombosi – Infarto cardiaco, Ictus cerebrale, Embolia Polmonare, Trombosi arteriosa e venosa -, e nel sostegno finanziario alla ricerca scientifica interdisciplinare. Realizza campagne di informazione per sensibilizzare la popolazione a fare scelte mirate a correggere i principali fattori di rischio e a creare consapevolezza sui sintomi precoci delle malattie che la Trombosi determina, dando ad ognuno gli strumenti necessari per evitarle o permetterne una diagnosi precoce e conseguentemente una cura efficace. Dal 1995 rappresenta l’Italia in EHN- European Heart Network: federazione europea di 31 associazioni e fondazioni dedicate alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Per informazioni: www.trombosi.org.

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