Nintedanib* ottiene il parere positivo dal CHMP nell’Unione Europea per il trattamento della FPI

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  • I trial di Fase III INPULSIS® hanno dimostrato che nintedanib* rallenta la progressione della malattia in una vasta gamma di pazienti con FPI**, riducendo del 50% il declino della funzionalità polmonare.
  • Nintedanib* riduce significativamente del 68% il rischio di riacutizzazioni giudicate gravi‡
  • Il parere positivo segue la recente approvazione di nintedanib*, da parte della FDA, per il trattamento di pazienti con FPI .

Ingelheim, Germania [21 novembre 2014] – Boehringer Ingelheim ha annunciato oggi che il CHMP, il Comitato che valuta i Farmaci per l’Uso Umano dell’Agenzia Europea per i Farmaci (EMA), ha emesso parere positivo su nintedanib* per il trattamento di pazienti  con fibrosi polmonare idiopatica (FPI). I risultati degli studi clinici di Fase III INPULSIS®, pubblicati sul New England Journal of Medicine a maggio, hanno indicato che nintedanib* rallenta in maniera significativa la progressione della malattia in una vasta tipologia di pazienti con FPI**1. L’opinione del CHMP giunge poco dopo la recente approvazione di nintedanib* come trattamento della FPI da parte della FDA.

“Boehringer Ingelheim accoglie con favore la decisione del CHMP. C’è una forte necessità ancora insoddisfatta di terapie efficaci, capaci di rallentare la progressione della FPI. Confidiamo di rendere al più presto disponibile nintedanib per i pazienti con FPI nella UE” ha commentato il Professor Klaus Dugi, Chief Medical Officer di Boehringer Ingelheim.

La fibrosi polmonare idiopatica è una malattia polmonare invalidante e con esito infausto e sopravvivenza mediana di 2–3 anni dal momento della diagnosi2. La malattia causa la formazione di tessuto cicatriziale a livello polmonare, con conseguente deterioramento continuo e irreversibile della funzionalità polmonare e della capacità respiratoria.3

“Questa decisione è estremamente incoraggiante in quanto i pazienti con FPI attualmente hanno a disposizione opzioni terapeutiche assai limitate” ha dichiarato il coordinatore dello studio  INPULSIS® Professor Luca Richeldi, Professore di Malattie dell’apparato respiratorio e docente di Malattie polmonari interstiziali dell’Università di Southampton, Regno Unito. “Per la prima volta abbiamo un farmaco che ha raggiunto l’endpoint primario in modo consistente in due vasti studi clinici di Fase III, confermando i risultati dello studio di Fase II”.

L’opinione positiva del CHMP è basata sui dati fondamentali degli studi gemelli di Fase III INPULSIS®, che hanno coinvolto 1.066 pazienti in 24 Paesi. I risultati di INPULSIS®dimostrano che nintedanib* rallenta la progressione della malattia, riducendo del 50% il declino annuo della funzionalità respiratoria in un’ampia tipologia di pazienti con FPI, tra cui pazienti con malattia in fase precoce (capacità vitale forzata (FVC) >90% del predetto), con limitata fibrosi (assenza di aree  a nido d’ape (honeycombing) alla TAC toracica ad alta risoluzione (HRCT) e pazienti con concomitante enfisema.1 Inoltre, nintedanib* ha ridotto, in modo significativo, il rischio di riacutizzazioni giudicate gravi del 68%.1 Questo può essere cruciale, considerato che circa la metà dei pazienti ricoverati a seguito di una riacutizzazione acuta della FPI muore durante il ricovero.4

Nintedanib*, una capsula due volte al giorno, è la prima terapia per la FPI ad aver dimostrato in maniera consistente di ridurre significativamente il declino della funzionalità polmonare con effetti collaterali gestibili.1 Oltre il 90% di pazienti rispondenti ai criteri, che hanno partecipato agli studi clinici INPULSIS®, ha deciso di continuare la terapia con nintedanib* nell’ambito di un studio clinico in aperto di prosecuzione.5

Gli Studi di Fase III INPULSIS® su nintedanib*

Questi studi clinici randomizzati, in doppio cieco, con gruppo di controllo con placebo, che hanno coinvolto 1.066 pazienti in 24 Paesi, hanno valutato l’effetto di nintedanib, 150 mg due volte/die, per os, per 52 settimane, sul tasso annuo di declino della capacità vitale forzata (FVC) in pazienti con FPI. Gli studi hanno avuto identico disegno, criteri di inclusione, endpoint e dosaggio corrispondenti.1,6 L’endpoint primario è stato il tasso annuo di deterioramento della FVC (espressa in mL) su 52 settimane. I principali endpoint secondari sono stati: la variazione rispetto al basale della qualità di vita correlata allo stato di salute, valutata con il questionario Saint-George’s Respiratory Questionnaire (SGRQ), e il tempo intercorso sino alla comparsa della prima riacutizzazione acuta.

 

Principali risultati: 1

  • Nintedanib* ha rallentato la progressione della fibrosi polmonare idiopatica, riducendo del 50% il declino annuo della funzionalità respiratoria rispetto a placebo.
  • Nintedanib* ha significativamente ridotto del 68% il rischio di riacutizzazioni giudicate gravi.
  • C’è stato un significativo beneficio di nintedanib* rispetto a placebo nel punteggio totale del SGRQ in INPULSIS®-2, ma nessuna differenza significativa fra i gruppi in INPULSIS®-1.

 

In entrambi gli studi INPULSIS®, gli eventi avversi più comuni sono stati di natura gastrointestinale, di grado lieve o moderato, generalmente gestibili e raramente hanno comportato l’interruzione del trattamento.1 La percentuale di pazienti con eventi avversi seri è stata simile in tutti i gruppi.1 L’evento avverso più frequente nei gruppi in terapia con nintedanib* è stata la diarrea, riferita nel 62%, contro il 19% (INPULSIS®-1) e nel 63% contro il 18% (INPULSIS®-2) dei pazienti rispettivamente nei gruppi nintedanib* e placebo. Meno del 5% dei pazienti nei gruppi in terapia con nintedanib* in INPULSIS®-1 e INPULSIS®-2 ha interrotto il trattamento per questa ragione. 1

 

Nintedanib*

Nintedanib* è un inibitore di tirosin-chinasi (TKI) a piccola molecola sviluppato da Boehringer Ingelheim come terapia della fibrosi polmonare idiopatica (FPI).7 Nintedanib*, una capsula due volte al giorno, rallenta la progressione della malattia riducendo, il deterioramento annuo della funzionalità polmonare del 50%, in una vasta gamma di pazienti affetti da FPI,1 tra cui pazienti con malattia in fase precoce (FVC >90% del predetto), fibrosi limitata (assenza di ispessimento interstiziale a nido d’ape) alla TAC toracica ad alta risoluzione (HRCT) e pazienti con enfisema.1 Solo nintedanib* riduce le riacutizzazioni giudicate acute  del 68%.1 Questo può essere cruciale in quanto circa il 50% dei pazienti ricoverati per una riacutizzazione acuta della FPI decede durante il ricovero. 4 Gli effetti collaterali di nintedanib* possono essere efficacemente gestiti nella maggior parte dei pazienti. 1

 

Nintedanib* ha come bersaglio i recettori dei fattori di crescita potenzialmente coinvolti nella patogenesi della fibrosi polmonare, soprattutto il recettore del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFR), il recettore del fattore di crescita fibroblastico (FGFR) e il recettore del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR).7,8,9 Bloccando queste vie di passaggio dei segnali coinvolte nei processi fibrotici si ritiene che nintedanib* possa rallentare il declino della funzionalità polmonare e la progressione della malattia. 7,8,10

Lo scorso 15 ottobre 2014 l’FDA ha approvato nintedanib* per il trattamento della FPI. Nintedanib* è in sviluppo clinico anche come opzione terapeutica in ambito oncologico. Il CHMP ha recentemente espresso parere positivo all’approvazione di nintedanib* in associazione a docetaxel come terapia di pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) ad istologia adenocarcinoma, localmente avanzato, metastatico o ricorrente, dopo chemioterapia di prima linea.

La Fibrosi Polmonare Idiopatica

La fibrosi polmonare idiopatica (FPI) è una patologia respiratoria progressiva cronica, gravemente invalidante, con prognosi infausta, per la quale esistono limitate opzioni terapeutiche.2 La FPI colpisce 14-43 persone ogni 100.000 nel mondo11,12 ed è caratterizzata da progressiva formazione di tessuto cicatriziale a livello polmonare – ovvero fibrosi2 – con conseguente perdita di funzionalità polmonare nel tempo. 8,13 Con il passare del tempo, a mano a mano che il tessuto cicatriziale si accumula e ispessisce, i polmoni perdono la capacità di assumere ossigeno e di metterlo in circolo e gli organi vitali non sono più ossigenati sufficientemente.3 Di conseguenza chi è colpito da FPI sviluppa dispnea, tosse secca e spesso ha difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane.14

 

Boehringer Ingelheim

Il gruppo Boehringer Ingelheim è una delle prime 20 aziende farmaceutiche del mondo. Il gruppo ha sede a Ingelheim, Germania, e opera a livello globale con 142 affiliate e più di 47.400 dipendenti. Fondata nel 1885, l’azienda a proprietà familiare si dedica a ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi dall’elevato valore terapeutico nel campo della medicina e della veterinaria.

 

Operare in maniera socialmente responsabile è un punto centrale della cultura e dell’impegno di Boehringer Ingelheim. La partecipazione a progetti sociali in tutto il mondo, quali ad esempio l’iniziativa “Making more Health”, e l’attenzione per i propri dipendenti sono parte di questo impegno di responsabilità sociale, così come lo sono il rispetto, le pari opportunità e la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia che costituiscono le fondamenta della mutua collaborazione fra l’azienda e i suoi dipendenti, e l’attenzione all’ambiente, alla sua tutela e sostenibilità, che sono sottese in ogni attività che Boehringer Ingelheim intraprende.

Nel 2013, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di circa 14,1 miliardi di euro e investimenti in ricerca e sviluppo pari al 19,5% del suo fatturato netto.

Per maggiori informazioni  visitate il sito www.boehringer-ingelheim.com

*Nintedanib è attualmente in fase di valutazione da parte dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e delle autorità regolatorie di altri paesi di tutto mondo

**INPULSIS™ ha reclutato una vasta gamma di tipologie di pazienti  che è simile a quella riscontrata nella pratica  clinica tra cui pazienti con patologia in fase iniziale (FVC > 90% del predetto), assenza di aree a nido d’ape  (honeycombing) alla  TAC toracica ad alta risoluzione (HRCT) e/o concomitante enfisema

 

‡le riacutizzazioni giudicate gravi sono una analisi prespecificata di sensibilità in un set di dati. Il tempo alla prima riacutizzazione riportata è stato un endpoint secondario individuato negli studi TOMORROW e INPULSIS™-2 ma non INPULSIS™-1

Bibliografia                        

  1. Richeldi L, et al. Efficacy and Safety of Nintedanib in Idiopathic Pulmonary Fibrosis N Engl J Med 2014; 370(22):2071-82.
  2. Raghu G, et al. An official ATS/ERS/JRS/ALAT statement: idiopathic pulmonary fibrosis: evidence-based guidelines for diagnosis and management. Am J Respir Crit Care Med. 2011;183:788-824.
  3. Collard H, et al. Acute Exacerbations of Idiopathic Pulmonary Fibrosis. Am J Respir Crit Care Med. 2007;176:636–643.
  4. Song JW, et al. Acute exacerbation of idiopathic pulmonary fibrosis: incidence, risk factors and outcome. Eur Respir J 2011; 37: 356-363.
  5. Boehringer Ingelheim Data on file.
  6. Richeldi L, et al. Design of the INPULSIS™ Trials: Two phase 3 trials of nintedanib in patients with idiopathic pulmonary fibrosis. Respir Med 2014; 108 (7):1023-30.
  7. Richeldi L, et al. Efficacy of a tyrosine kinase inhibitor in idiopathic pulmonary fibrosis. N Engl J Med. 2011;365:1079-1087.
  8. Selman M, et al. Idiopathic pulmonary fibrosis: prevailing and evolving hypotheses about its pathogenesis and implications for therapy. Ann Intern Med. 2001;134:136-51.
  9. Hilberg F, et al. BIBF 1120: triple angiokinase inhibitor with sustained receptor blockade and good antitumor efficacy. Cancer Res. 2008;68:4774-4782.
  10. Wollin L, et al. Antifibrotic and Anti-inflammatory Activity of the Tyrosine Kinase Inhibitor Nintedanib in Experimental Models of Lung Fibrosis. J Pharmacol Exp Ther 2014;349:209–220.
  11. Raghu G, et al. Incidence and prevalence of idiopathic pulmonary fibrosis. Am J Respir Crit Care Med. 2006;174:810-816.
  12. Fernández Pérez E, et al. Incidence, prevalence, and clinical course of idiopathic pulmonary fibrosis: a population-based study. Chest. 2010;137:129-37.
  13. NHLBI, NIH. What Is Idiopathic Pulmonary Fibrosis? nhlbi.nih.gov/health/health-topics/topics/ipf/. Last Accessed October 2014.
  14. Pulmonary Fibrosis Foundation. Symptoms. pulmonaryfibrosis.org/life-with-pf/about-pf. Last Accessed October 2014.

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