Tumori: presto test del sangue che scova una cellula malata su un miliardo sane.

0

Presto con un semplice test del sangue sara’ possibile individuare le cellule tumorali circolanti, quelle che si staccano dal tumore principale e si trovano in piccolissime quantita’ nell’organismo, dove girano diffondendo la malattia. Da una provetta di sangue si potra’ individuare e catturare una cellula tumorale su un miliardo di cellule sane e, grazie alla ripetibilita’ del test, si potra’ verificare in poco tempo l’effetto che i farmaci hanno sulle cellule malate. Lo sviluppo di questo test, ideato dal Massachusetts General Hospital di Boston, avverra’ in partnership con una societa’ che fa capo alla divisione di ricerca farmaceutica della Johnson & Johnson, la Veridex che ha annunciato oggi l’avvio della collaborazione con il centro ricerche di Boston.

Finora, la Veridex aveva sviluppato un test del sangue (disponibile anche in Italia) che individuava la presenza di cellule tumorali circolanti (Ctc) e le contava ma fino a questo momento non era possibile ”catturarle” per studiarle in vitro. Il nuovo test utilizza un microchip che assomiglia ad un vetrino di laboratorio, della grandezza di una carta di credito, nel quale sono collocati 78mila alloggiamenti coperti con anticorpi che attirano le cellule tumorali e dei marcatori, al passaggio del sangue, evidenziano le cellule tumorali mentre le cellule sane vengono ”rimbalzate” fuori dagli alloggiamenti. Questo test supererebbe in efficacia le biopsie e aprirebbe la strada alla medicina personalizzata che, da tempo, si sta sta facendo strada in campo oncologico. Il centro ricerca sul cancro del Massachusetts General Hospital di Boston, guidato da Daniel Haber ha pubblicato numerosi studi sulle cellule tumorali circolanti e nel 2009 ha ricevuto una sovvenzione di 15 milioni di dollari dalla Telethon americana, per portare avanti la ricerca sul test del sangue. Quest’anno saranno avviate sperimentazioni sul test anche presso altri ospedali americani: lo Sloan-Kettering di New York, l’universita’ del Texas, l’M.D. Anderson Cancer Center di Houston e il Dana-Farber Cancer Institute di Boston.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *