A Capri una due giorni di confronto tra gli esperti ‘La Prevenzione Oggi: Tematiche, Buone Pratiche e Formazione’

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In Italia allo stato attuale si spende troppo poco per la prevenzione: in tutte le realtà siamo lontani dal 5% auspicato più volte come obiettivo nei Piani Sanitari Nazionali.

Capri, 27-28 Aprile 2012 – Con l’obiettivo di fare il punto della situazione sullo stato dell’arte della prevenzione in Italia, fotografandone le difficoltà ma anche buone pratiche ed aree di eccellenza, si apre oggi un Convegno di 2 giorni organizzato dalla SItI (Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica), dal Collegio degli Operatori e dal Dipartimento di Scienze Mediche Preventive dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

 

Saranno presentate e discusse le “Linee Guida” sul funzionamento dei Dipartimenti di Prevenzione, redatte dal Collegio degli Operatori della SItI, con l’obiettivo di ribadire il messaggio della necessità della valorizzazione, proprio in tempi di risorse limitate dei Dipartimenti di Prevenzione, gli unici statuiti dalla legge 502, come unico e valido contrasto all’incremento della spesa per la cura della cronicità. “I Dipartimenti di Prevenzione devono sempre di più rivestire il ruolo di governo della  organizzazione e valutazione delle strategie di prevenzione sull’ambiente e sull’individuo, diventando il punto coordinamento culturale ed operativo degli attori coinvolti nella prevenzione nel mondo sanitario (Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta ed altre figure sanitarie) e non (docenti, famiglie, assistenti sociali)”. 


Il loro totale smantellamento o anche il depotenziamento di alcune aree (vedi SIAN in Liguria), avrebbe nel medio e lungo termine conseguenze catastrofiche sulle garanzie di salute della popolazione.
  Ha spiegato la professoressa Maria Triassi, Ordinario di Igiene e Capo del Dipartimento di Scienze Mediche Preventive dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

 

Il Convegno nasce con l’obiettivo di sottolineare ancora una volta l’importanza dell’investimento in prevenzione per contrastare il trend in crescita delle malattie cronico-degenerative dei giorni nostri che causano invalidità e quindi l’aumento dei costi sanitari per l’assistenza. “Nel nostro Paese si spende troppo poco per la prevenzione, infatti siamo lontani dal 5% auspicato più volte come obiettivo nei Piani Sanitari Nazionali, in molte regioni italiane  si destina alla prevenzione meno del 3%. Troppo spesso ‘prevenire è meglio di curare’ rimane uno slogan per vendere più dentifrici, mentre invece dovrebbe diventare l’obiettivo di un Servizio Sanitario attento sia alla salute dei cittadini che ai bilanci delle stesse Regioni”. Ha detto il dottor Michele Conversano, Presidente Eletto SItI.

 

Sarà presentato il nuovo Piano Nazionale Vaccini, da poco approvato in Parlamento, con le principali novità e criticità, prima fra tutte l’eterogeneità tra le Regioni. Ci saranno alcune esperienze regionali di attuazione del nuovo calendario vaccinale negli adulti e negli anziani con un focus particolare su tre strategie vaccinali: contro lo pneumococco nell’adulto e nell’anziano; contro la pertosse a Napoli; per la prevenzione per l’HPV.

 

Il Convegno si chiuderà con una tavola rotonda che vedrà protagoniste quattro società scientifiche (SItI, FIMP, FIMMG e SIMET) a confrontarsi sulle strategie nazionali di prevenzione primaria con l’obiettivo di costruire una strategia comune che veda le varie figure professionali non in contrapposizione ma fortemente unite nell’interesse della salute pubblica.

Al termine dei lavori verrà redatto un documento finale che potrà essere il manifesto della SITI per la valorizzazione della prevenzione nel medio e lungo termine a livello nazionale e regionale nella sua articolazione operativa nel Sistema Sanitario Nazionale.

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