Calcoli renali: possono minare la salute cardiaca delle donne

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Studio evidenza un’associazione tra le malattie
Avere avuto calcoli renali aumenta del 30% il rischio di soffrire di cuore, ma solo per le donne. Lo hanno scoperto ricercatori dell’Università Cattolica e del Policlino “Gemelli” di Roma insieme ai colleghi di Harvard.
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La scoperta è frutto di un maxi-studio durato 24 anni, che ha coinvolto oltre 240 mila persone. Lo studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association” (JAMA), ha monitorato la salute di tutti i soggetti che non presentavano segni iniziali di malatti cardiaca. Nel corso del tempo sono stati individuati i casi di infarto del miocardio o di malattia coronarica, curati con angioplastica o con by-pass. Confrontando questi numeri con la prevalenza di calcoli renali i ricercatori hanno scoperto un’associazione significativa tra calcoli renali e malattia cardiaca. In presenza di calcoli la donna ha un rischio-cuore più alto del 30% a parità di altri fattori di rischio come fattori dietetici, diabete e ipertensione.

Casi in aumento – La calcolosi renale è una patologia frequente e in aumento nella popolazione generale, con una frequenza in Italia pari quasi a una persona su dieci. Cosa li provoca? In parte sono familiari, quindi c’è una predisposizione genetica, in altri casi sono legati allo stile di vita: scarsa idratazione, dieta ricca in sale e proteine animali. Adesso lo studio, condotto da Pietro Manuel Ferraro, nefrologo presso l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Università Cattolica-Complesso Integrato Columbus ha messo in luce questa nuova relazione con il cuore.

“È difficile spiegare perché la stessa associazione non è stata evidenziata per il sesso maschile – commenta Ferraro – , ma fattori ormonali o relativi alla composizione dei calcoli renali potrebbero spiegare questi risultati”. Una novità che potrebbe portare a monitorare con attenzione la salute del cuore di chi soffre o ha sofferto di calcoli renali.

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