Fertilità maschile: nemici degli spermatozoi gli sbalzi termici “a rialzo”

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Fertilità in calo tra i maschi occidentali
Un calo che interessa tutta la popolazione occidentale. Secondo i dati della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia negli ultimi 15 anni la popolazione maschile, in particolare quella compresa tra 18 e 25 anni, ha registrato una significativa riduzione del numero di spermatozoi, mediamente del 30%.

Fertilità a rischio – La conta spermatica – così si chiama la misura del numero di spermaotozoi nel liquido seminale – è sempre meno generosa rispetto al passato, tanto che oggi 1 ragazzo su 5 non ha una sufficiente capacità riproduttiva. Si stima che per ogni millilitro di sperma ci siano, in genere, 60 milioni di spermatozoi. Sotto i 20 milioni la capacità fecondativa cala.

Imputati – Fumo e sedentarietà sono i grandi nemici moderni della fertilità maschile, sempre più concausa delle difficoltà a ottenere una gravidanza. Accanto a questi fattori, anche quelli chimici: i pesticidi sono ritenuti responsabili di danni alla fertilità, ma anche derivati tossici della plastica, come ftalati e il famigerato Bisfenolo A, ormai bandito dall’Unione Europea quale componente dei biberon per neonati. E a proposito di neonati, i tassi in aumento di nascite pretermine fanno temere per un incremento dei casi di infertilità maschile, perché l’apparato riproduttivo – testicoli – dei nati prematuri può non aver avuto uno sviluppo completo.

Ultimo consiglio ai ragazzi dagli esperti: evitare che le zone dei genitali siano sottoposte a shock termici. Il calore di indumenti troppo aderenti, di docce e saune calde ripetute è nocivo per la produzione di spermatozoi.

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