Tumore alla vescica, diagnosi precoce individuabile con un test genetico delle urine

Gli scienziati dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro hanno presentato durante il Congresso annuale dell’Associazione Europea di Urologia un nuovo studio che introduce un approccio diagnostico innovativo. Questa ricerca è stata la prima a sviluppare un metodo capace di individuare cellule tumorali fino a 12 anni prima che il cancro alla vescica si manifesti.

Un recente studio condotto da scienziati dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), dell’Università di scienze mediche di Teheran, del Massachusetts General Hospital e della Ohio State University ha introdotto un nuovo metodo diagnostico per valutare precocemente il rischio di cancro alla vescica. Attraverso un semplice esame delle urine, il test è in grado di rilevare le mutazioni genetiche correlate allo sviluppo del cancro alla vescica fino a 12 anni prima della manifestazione della malattia. Questo approccio potrebbe favorire l’adozione tempestiva di protocolli di terapia specifici e mirati, migliorando significativamente la prognosi e i trattamenti per i pazienti affetti da questa forma di neoplasia.

Il cancro alla vescica è il quinto tumore più comune nell’Unione Europea, con oltre 200.000 nuovi casi all’anno. Attualmente, il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è inferiore al 50% a causa delle diagnosi tardive e della tendenza alla recidiva della malattia. Tuttavia, quando il tumore viene individuato in una fase iniziale, la probabilità di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi supera l’80%.

Il test delle urine proposto dagli scienziati rappresenta un approccio non invasivo e potrebbe semplificare le procedure di screening attualmente costose e invasive. Utilizzando un test chiamato UroAmp, che identifica le mutazioni in 60 geni, è stato possibile rilevare le alterazioni genetiche correlate al cancro alla vescica. Lo studio è stato condotto su campioni di urina raccolti nel corso di dieci anni come parte del Golestan Cohort Study, che ha monitorato la salute di oltre 50.000 partecipanti.

I risultati dello studio hanno dimostrato che il test UroAmp è stato in grado di prevedere con precisione il rischio di cancro alla vescica nel 66% dei pazienti testati, anche fino a 12 anni prima della diagnosi clinica. Inoltre, è stato accurato nel 96% dei partecipanti al gruppo di controllo che non avevano sviluppato la malattia. Il test è stato anche valutato su un gruppo separato di pazienti con cancro alla vescica e individui di controllo, ottenendo risultati positivi nel 71% dei pazienti affetti dalla neoplasia e nel 94% dei pazienti sani.

I ricercatori sono entusiasti di questi risultati e ritengono che, se confermati in studi più ampi, il test UroAmp potrebbe rappresentare un’innovativa tecnica di screening per il cancro alla vescica in pazienti ad alto rischio. Questo metodo non invasivo potrebbe semplificare significativamente i test di screening, rispetto alle procedure e alle scansioni standard attualmente utilizzate, che possono essere invasive, complesse e costose per i servizi sanitari.