Cancro alla prostata: sciroppo per la tosse ridurrebbe massa tumorale

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Il nuovo studio riapre la discussione su un noto sciroppo per la tosse in vendita fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso e caratterizzato dalla Noscapina, un prodotto a base di sostanze oppiacee appartenenti alla classe della papaverina.
Una precedente ed eclatante scoperta a opera di due scienziati dell’Università di Emory di Atlanta (Georgia) aveva acceso i riflettori su questo farmaco affermando che uno studio sui topi aveva mostrato la capacità di questa sostanza di bloccare i microtubuli cellulari e la moltiplicazione cellulare del cancro. Un’azione che permetteva una riduzione della massa tumorale dell’80%.

Il nuovo studio preliminare è stato invece condotto da un team di ricercatori del Prostate Cancer Research and Education Foundation (PCREF), del MedInsight Research Institute, e dell’Università della California San Diego ed ha avuto valenze simili a quelle del precedente. I risultati sono stati pubblicati sul National Cancer Institute.
Anche questa ricerca è stata condotta su modello animale: 20 topi suddivisi in due gruppi atti a ricevere rispettivamente 300 mg di noscapina o un placebo per 56 giorni.
A tutti i topi sono state iniettate delle cellule prostatiche tumorali. Al termine del periodo di ricerca le analisi hanno evidenziato una crescita tumorale di due terzi inferiore nei topi trattati con la noscapina, rispetto al gruppo di controllo a cui era stato dato il placebo.
Il tasso di diffusione delle metastasi nei polmoni era anch’esso ridotto dell’80% nei topi trattati con noscapina e questi stessi topi non erano stati oggetto di perdita di peso connessa alla presenza del cancro; i topi del gruppo di controllo invece hanno avuto significative perdite di peso.

I ricercatori ritengono che la noscapina non solo possa essere utilizzata nel trattamento del cancro alla prostata, ma anche nella prevenzione dello stesso e nella prevenzione delle recidive.
«Riteniamo che la Noscapina potrebbe essere un trattamento molto promettente per impedire il ripetersi in questi casi, grazie al suo eccellente livello di sicurezza e biodisponibilità orale. Nel prossimo futuro, un ingrediente medicinale per la tosse potrà giocare un nuovo ruolo nella lotta contro il cancro alla prostata», ha dichiarato il dottor Israel Barken – fondatore e Direttore medico del PCREF.
Il passo successivo è quello di somministrare Noscapina ai pazienti che hanno subito un intervento chirurgico o di radiazione per il cancro alla prostata, concludono i ricercatori.
La Stampa

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