Luppolo, zenzero e bergamotto efficaci anti-cancerogeni

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Malattie cardiovascolari e oncologiche? Luppolo, bergamotto e zenzero sono soluzioni ideali: il primo eccellente antibatterico, il secondo efficace inibitore delle sostanze cancerogene, il terzo straordinario antiossidante. Questo e’ quanto emerge dalle sperimentazioni, presentate questa mattina a Milano, degli scienziati Adriana Albini, responsabile della ricerca oncologica multimedica, e Francesco Donatelli, docente di cardiochirurgia dell’universita’ Statale di Milano e direttore del dipartimento cardiovascolare di Multimedica.

Il progetto mira alla promozione del valore e dell’importanza di una corretta alimentazione anche tra ristoratori, “affinche’ possano diventare partner di medici e scienziati nel promuovere la cultura della prevenzione a tavola”. Selezionando i giusti ingredienti, specie se “mediterranei”, e’ possibile realizzare veri e propri menu di lunga vita, tenendo conto di cio’ e’ nata l’idea di realizzare la prima “Guida dei Ristoranti Italiani di Lunga Vita”, tra i primi ad aderire lo chef Andrea Berton, cui si sono subito aggiunti Alessandro Breda, Enrico Crippa, Gennaro Esposito e Norbert Niederkofler. La ricerca di Albini e Donatelli risponde all’interesse, sempre maggiore, per la prevenzione di patologie ad alta incidenza nella nostra societa’, quali le cardiovascolari e le tumorali. “L’alimentazione e’ un elemento fondamentale nella prevenzione – spiegano i due esperti -, e’ importante promuovere questo messaggio anche nei luoghi in cui si consumano i pasti fuori casa, in modo che arrivino a proporre dei piatti che oltre al piacere del gusto tengano in considerazione anche la salute”. Stando al recente rapporto del Censis sulle abitudini alimentari nel nostro Paese, il 37 per cento degli italiani vorrebbe seguire una dieta sana, ma non riesce a comportarsi correttamente, complici anche lo stile e i ritmi di vita. “Anche quando si consuma la pausa pranzo, o si esce la sera con gli amici, e’ importante avere la possibilita’ di scegliere cibi sani – commentano Albini e Donatelli -. E in questo senso l’offerta dei ristoratori diventa determinante”.

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