Prostata in laparoscopia: interventi non invasivi e precisi del ‘robot-chirurgo’
La chirurgia robotica si sta affermando come standard in molti interventi di asportazione di tumori, in distretti del corpo in cui è richiesta enorme precisione: “Ormai il 60% degli interventi a livello mondiale eseguiti con il robot Da Vinci – spiega il chirurgo – riguardano i tumori della prostata, negli Usa sono l’86%, seguiti dalla rimozioni di tumori renali, cistectomie e stenosi delle vie urinarie”.
I vantaggi della chirurgia robotica sono molteplici. In aree del corpo sulle quali è più difficile intervenire, mediante minuscole aree di ingresso, i “robo-chirurghi” possono eseguire incisioni millimetriche, preservando i fasci nervosi e limitando le conseguenze invasive dell’operazione. E l’Italia, nello scenario internazionale è all’avanguardia: “Basta pensare – ricorda Pansadoro – che 5 dei 17 chirurghi chiamati a fare le dimostrazioni durante il Congresso sono italiani”. (ASCA)