Tumori della pelle: tutti in una banca-dati immagini disponibile come motore di ricerca
Fide e’ ‘costituito da un occhio con immagini di lesioni della pelle acquisite in epiluminescenza (metodo non invasivo per la diagnosi dei melanomi); una memoria, con un grande archivio di casi clinici crescente e condiviso su scala mondiale attraverso la rete; una memoria visiva, cioe’ un motore di ricerca che seleziona in base all’analogia dei contenuti le immagini diagnostiche dei casi clinici in archivio’. Il supporto alla diagnosi avviene attraverso interfaccia grafica. ‘Tutte le immagini dei casi clinici di riferimento prima di essere ammesse al database di Fide – si rileva ancora – sono sottoposte all’approvazione dal Comitato scientifico che si occupa del progetto’. Ecco come funziona: un sistema di spot a diversa colorazione mette immediatamente in evidenza la tipologia e il livello di pericolosita’ di ogni lesione selezionata. Un tasto consente la selezione dall’archivio dei casi clinici di lesioni atipiche o di cui sia stata consigliata la loro rimozione. Il medico cosi’ procede al confronto per poi effettuarne la diagnosi. L’obiettivo di aziende e medici coinvolti nel progetto e’ quello di estendere l’utilizzo di Fide ad altri settori come istopatologia e citologia.
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