La scoperta di recettori del gusto nei polmoni apre le vie ad altri canali terapeutici contro patologie respiratorie

Liggett spiega che il suo team ha trovato i recettori del gusto nei polmoni per caso. Sulla lingua, spiega, i recettori sono raggruppati in papille gustative che inviano segnali al cervello. Nei polmoni, invece, i recettori del gusto non sono raggruppati e non inviano segnali al cervello, ma rispondono a sostanze che hanno un sapore amaro.
I ricercatori hanno testato alcune sostanze amare note per attivare questi recettori: “Abbiamo scoperto che i composti amari lavorano al contrario di quello che pensavamo – spiega Liggett -, poiché sono in grado di dilatare le vie aeree più profondamente di altri farmaci già in uso per il trattamento dell’asma o della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)”. Questo studio potrebbe avere implicazioni per nuove terapie: “Questa scoperta potrebbe sostituire o potenziare le terapie già in uso, e rappresenta un approccio completamente nuovo”. (ASCA)
Vedi ricettori del gusto in Gut Brain Axis di Paolo Manzelli
http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=17323