Esposizione a ormoni androgeni e implicazioni con tumori prostata

Si tratta dei geni ‘TMPRSS2’ ed ‘ERG’. “Questa e’ una scoperta significativa e un importante passo avanti nella prevenzione futura della malattia”, ha detto Yong-Jie Lu, che ha coordinato lo studio. “Potrebbe anche portare – ha continuato – a nuovi trattamenti. Se impareremo a controllare e a gestire i livelli di androgeni, c’e’ un’importante possibilita’ di essere in grado di aiutare migliaia di uomini, specialmente quelli noti per avere un alto rischio per via di una storia familiare di tumore della prostata, a impedire lo sviluppo del cancro”.