L’adenocarcinoma del pancreas e’ la quarta causa di morte per cancro. In Italia circa 10mila persone muoiono ogni anno per questa malattia. E’ considerato il piu’ maligno di tutti i tumori e la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi e’ pari al 5%. Le cause di questa malignita’ sono la resistenza ai trattamenti di chemio e radioterapia e la precoce diffusione in altri organi (anche tumori molto piccoli, di 1 o 2 cm possono dare metastasi). Nei giorni scorsi si e’ svolto al San Raffaele di Milano il primo investigator meeting tra oncologi, chirurghi e patologi per tracciare un nuovo sentiero nel trattamento del tumore del pancreas. Negli ultimi 15 anni, gli oncologi dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele hanno lavorato per mettere punto schemi piu’ efficaci di chemioterapia e i risultati di questi studi sono stati pubblicati sulle maggiori riviste del settore (Lancet Oncology, Journal of Clinical Oncology, Cancer). Il principio su cui si e’ lavorato in questi anni al San Raffaele e’ stato quello di utilizzare 4 farmaci chemioterapici diversi, anziche’ un solo farmaco, come avviene normalmente. In questo modo ci si aspetta che la chemioterapia abbia maggiori possibilita’ di vincere le resistenze delle cellule tumorali. I risultati ottenuti dagli oncologi del San Raffaele nei tumori avanzati sono stati incoraggianti e si e’ deciso di sperimentare lo schema di chemioterapia a 4 farmaci anche nei pazienti operabili. Lo studio prevede di valutare i risultati del trattamento ‘tradizionale’ (chirurgia seguita da Gemcitabina per 6 mesi) e di altri due trattamenti ‘sperimentali’, basati sulla chemioterapia a 4 farmaci. Il primo trattamento sperimentale prevede di somministrare i 4 farmaci in alternativa al singolo farmaco Gemcitabina; il secondo trattamento sperimentale contempla due novita’: non solo il trattamento a 4 farmaci, ma anche la somministrazione di meta’ della chemioterapia prima della chirurgia, in modo da cominciare a trattare da subito le micrometatastasi che ancora non si vedono, ma che nella maggioranza dei pazienti sono purtroppo gia’ presenti al momento dell’intervento chirurgico.
Questo sito usa i cookies per migliorare la tua navigabilità. Sei in accordo col loro utilizzo, ma puoi scegliere di non usarli.Accetto
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.