Connessioni fra neuroni: il ruolo fondamentale della microglia

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Se nel modello animale, durante lo sviluppo, si riduce il numero delle sue cellule, si crea un eccesso di sinapsi, un fenomeno che si osserva anche in alcuni casi di autismo nell’uomo


Sono le cellule della microglia a eliminare le connessioni tra neuroni, definendo i collegamenti del cervello. La scoperta,pubblicata online sulla rivista Science, è stata fatta dai ricercatori dello European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Monterotondo, in collaborazione con il gruppo di Davide Ragozzino dell’Università di Roma e di Maurizio Giustetto e Patrizia Panzanelli dell’Università di Torino.

Durante lo sviluppo, le cellule della microglia eliminano le connessioni tra neuroni, definendo i collegamenti del cervello, come hanno scoperto i ricercatori dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Monterotondo. La scoperta potrebbe un giorno aiutare a comprendere alcuni disturbi dello sviluppo del sistema nervoso come l’autismo.

“Siamo molto eccitati, poiché i nostri dati mostrano che le cellule della microglia sono decisive per stabilire le giuste connessioni nel cervello; esse infatti ‘fagocitano’ le sinapsi per garantire il consolidamento delle connessioni più efficaci tra i neuroni”, ha detto Cornelius Gross, che ha condotto la ricerca.

La microglia è costituita da cellule imparentate con i globuli bianchi del sangue che catturano i patogeni e i detriti cellulari; gli scienziati conoscevano già la funzione della microglia di fagocitare i neuroni morti o danneggiati in condizioni patologiche. Osservando lo sviluppo del cervello di topo al microscopio, Gross e colleghi hanno ritrovato alcune proteine delle sinapsi, le connessioni tra i neuroni, all’interno delle cellule della microglia, suggerendo che la microglia è in grado di inglobare anche le sinapsi.

Per avere una controprova, i ricercatori hanno allora introdotto una mutazione che riduce il numero di cellule della microglia nel cervello di topo in sviluppo. “Abbiamo osservato qualcosa di simile a quello che altri hanno osservato in alcuni casi di autismo nell’uomo: molte più connessioni tra i neuroni”, dice Gross. “Dobbiamo dunque essere consapevoli che alterazioni nella funzione della microglia possono essere alla base di quei disturbi dello sviluppo del sistema nervoso caratterizzati da una connettività alterata.”

La mutazione usata dai ricercatori dell’EMBL per limitare lo sviluppo della microglia ha un effetto temporaneo, con il tempo dunque le cellule della microglia aumentano e nel cervello del topo si stabiliscono le giuste connessioni. Tuttavia questo succede in una fase tardiva dello sviluppo, e ora Gross e colleghi stanno cercando di stabilire se questo ritardo abbia delle conseguenze a lungo termine, spercie a livello comportamentale.

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