Cellule staminali: riprogrammazione 100 volte più veloce e potente da cellule adulte

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Alcuni ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute hanno oggi annunciato una nuova tecnica per riprogrammare le cellule umane adulte in cellule staminali.


La scoperta, i cui risultati sono stati pubblicati sui Proceedings of the National Academy of Sciences, potenzia di cento volte l’efficienza della riprogrammazione cellulare e genera cellule di una qualita’ superiore a un ritmo piu’ veloce. Fino ad ora le cellule sono state riprogrammate con quattro proteine normative specifiche.

Ora, grazie all’aggiunta di due fattori normativi, il team inglese ha determinato un notevole miglioramento in termini di efficienza della riprogrammazione e in termini di robustezza dello sviluppo delle cellule staminali. ”Questa ricerca rappresenta una pietra miliare nello studio delle cellule staminali umane”, ha spiegato Wang Wei, ricercatore del Wellcome Trust Sanger Institute e primo autore dello studio. ”La nostra tecnica fornisce una base per sbloccare il potenziale delle cellule staminali”, ha aggiunto. Le cellule staminali sono cellule non specializzate che sono in grado di rinnovarsi attraverso la divisione cellulare e possono essere indotte a diventare cellule funzionali di un certo tipo di tessuto o di un organo.
La speranza e’ arrivare a usare le cellule staminali per sostituire cellule morte o danneggiate con cellule sane, il che aprirebbe degli scenari rivoluzionari in numerosi ambiti medici, dalla sostituzione di organi, alla sostituzione delle ossa, fino al trattamento delle malattie neurodegenerative. Con oltre 20 anni di ricerca, le cellule staminali ‘gold standard’ sono derivate dai topi. L’obiettivo del team era quello di sviluppare cellule umane di qualita’ equivalente a quel tipo di cellule staminali. ”Le cellule riprogrammate sviluppate dal nostro team hanno dimostrato di avere le stesse capacita’ delle cellule staminali dei topi”, ha affermato Pentao Liu, autore senior presso l’Istituto Sanger. ”Il nostro approccio permettera’ ai ricercatori di progettare in modo semplice e riprogrammare le cellule staminali umane per generare tipi di cellule per le terapie di sostituzione negli esseri umani”. La tecnologia messa a punto dalla squadra ha permesso di riprogrammare le cellule dopo soli quattro giorni, rispetto ai sette giorni necessari con l’approccio tradizionale. ”Questo e’ lo sviluppo piu’ promettente e interessante nel tentativo di sviluppare cellule staminali umane che si prestano a delle applicazioni pratiche”, ha detto Allan Bradley, direttore emerito del Sanger Institute.

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