L’apprendimento durante il sonno: quanto il cervello è predisposto

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E’ possibile agire durante il sonno per far apprendere nuove informazioni a chi dorme.
Informazioni che si ‘ripresenteranno’ inconsciamente quando il soggetto e’ sveglio. Alcuni scienziati del Weizmann Institute of Science hanno scoperto che presentando alcuni odori a una persona che dorme, preceduti da uno stimolo sonoro, questo comportava che il volontario, una volta sveglio, percepisse l’odore quando udiva lo stimolo sonoro, anche in assenza di qualsiasi odore. Come si legge sulla rivista ‘Nature Neuroscience’ si tratta di un esperimento di apprendimento durante il sonno in cui si verificava una modifica inconscia del comportamento durante lo stato di veglia. In piu’ gli scienziati hanno scoperto che si verificava una modifica del comportamento anche durante lo stesso sonno: i soggetti, una volta ‘fissato’ l’apprendimento suono-odore, reagivano allo stimolo sonoro inalando piu’ profondamente mentre continuavano a dormire. Gli scienziati hanno scoperto che l’apprendimento era piu’ profondo durante la fase Rem (Rapid eye movement), ma il trasferimento dell’associazione suono-odore dal sonno alla veglia era evidente solo nel caso in cui l’esperimento veniva eseguito durante la fase non-Rem.


I ricercatori suggeriscono che durante la fase Rem del sonno potremmo essere piu’ aperti alla influenza degli stimoli ambientali, mentre la fase non-Rem sarebbe importante per consolidare la memoria e quindi potrebbe giocare un ruolo decisivo in questa forma di apprendimento durante il sonno.

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