In sangue centenaria 400 mutazioni innocue

Se molto si sa delle mutazioni all’origine delle malattie, ancora poco si sa di quelle innocue, piccoli tasselli del Dna alterati che pero’ non incidono sulla salute delle persone.
Ora uno studio pubblicato online su ‘Genome Research’ ha messo in luce oltre 400 mutazioni nelle cellule sane del sangue di una donna di 115 anni, suggerendo che le lesioni individuate in questi siti sono in gran parte innocue e restano tali per tutta la vita. A donare il sangue una donna che, al momento della morte avvenuta nel 2005, era la persona piu’ vecchia del mondo, e probabilmente anche quella piu’ avanti negli anni a donare il suo corpo alla scienza.

Le mutazioni, precisano i ricercatori del VU University medical Center, dell’University of California a San Francisco e di altri atenei coinvolti, risiedono principalmente in regioni non codificanti del genoma, che non erano state precedentemente associate con delle malattie.
“Con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che, al momento della morte della signora, il suo sangue periferico derivava da due sole cellule staminali ematopoietiche attive (in contrasto con una stima di 1.300 cellule staminali attive contemporaneamente), collegate fra loro”, aggiunge Holstege. Gli autori hanno esaminato anche la lunghezza dei telomeri, le sequenze ripetute alle estremita’ dei cromosomi che li proteggono dalla degradazione. Dopo la nascita, i telomeri si accorciano progressivamente ad ogni divisione cellulare.
Ebbene, i telomeri dei globuli bianchi della super-nonna erano estremamente brevi, svariate volte piu’ dei telomeri nel cervello. “Poiche’ queste cellule del sangue avevano telomeri estremamente corti, cio’ ci porta a ipotizzare che la maggior parte delle cellule staminali ematopoietiche possono essere morte perche’ si e’ raggiunto il limite massimo di divisioni per le staminali”, conclude Holstege. E proprio questo ‘esaurimento’ potrebbe essere all’origine della morte dei super-centenari.