Cioccolato fondente, mirtilli e olio di oliva hanno il potere di rigenerare i vasi sanguigni

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La ricerca medica si fa sempre più golosa. Almeno in Svizzera, dove il ricercatore e cardiologo Andreas Flammer dell’Ospedale Universitario di Zurigo è riuscito a trarre interessanti conclusioni su tre sostanze nutritive: cioccolato fondente, olio di oliva e succo di mirtillo rosso americano. Tutti questi alimenti hanno mostrato un effetto rigenerativo sui vasi del sangue. Per questo la Fondazione svizzera di cardiologia lo ha insignito del premio alla ricerca 2014.

Si tratta di tre alimenti ben noti alla cardiologia. Contengono tutti e tre grandi quantità di flavonoli: sostanze vegetali presenti soprattutto nel cacao, ma anche nella frutta, nelle bacche, nelle olive o nel tè. Da anni la ricerca ipotizza che esercitino un’azione favorevole sul cuore e sulla circolazione sanguigna, ma Flammer e il suo team hanno dimostrato che questa azione non è una prerogativa esclusiva del cacao, ma anche del cioccolato fondente in commercio: questo alimento può migliorare la funzione dei vasi sanguigni con pareti interne danneggiate. Nei pazienti con trapianto di cuore i ricercatori hanno dimostrato miglioramenti direttamente nei vasi coronarici e non solo nell’arteria dell’avambraccio.  In un altro lavoro, hanno osservato che in pazienti con insufficienza cardiaca che avevano consumato quotidianamente cioccolato fondente per un mese, la funzione vascolare si è ristabilita non solo a breve termine, ma anche nel lungo periodo.

L’olio di oliva si comporta in modo simile: in pazienti con insufficienza vascolare è stato rilevato un miglioramento della funzione dei vasi sanguigni in seguito ad arricchimento della dieta con olio di oliva. Secondo un’altra osservazione, in persone con rischio cardiovascolare elevato che avevano bevuto giornalmente succo di mirtillo rosso americano, sono migliorati dopo un certo tempo i meccanismi di riparazione dei vasi sanguigni danneggiati.
Menù a base di cioccolato, succo di bacche e olio d’oliva per tutti? Sarebbe poco prudente basarsi su questi risultati per concedersi abbuffate di grassi e dolci e pretendere magari di correre ai ripari con cioccolato, succo di bacche e olio d’oliva. I flavonoli, avvertono i ricercatori, servono infatti a ben poco, se l’alimentazione è in generale poco varia e troppo abbondante. Inoltre “i nostri studi non misurano l’effetto diretto sulle malattie, e men che meno quello sulla mortalità, bensì i risultati sulla parete interna dei vasi sanguigni, che vengono valutati in gruppi di pazienti specifici e non nella popolazione generale”, precisa Flammer.

L’esperto comunque ribadisce: “L’alimentazione studiata più a fondo è quella mediterranea, di cui l’olio d’oliva costituisce un elemento fondamentale. Arricchire questa dieta con bacche e, di tanto in tanto, un po’ di cioccolato fondente è senz’altro una scelta ottimale”. Il premio verrà consegnato il 7 maggio, a Buchs e l’ultimo studio del team sarà presentato l’11 giugno a Interlaken, in occasione del congresso annuale della Società svizzera di cardiologia.

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