Biopsia prostatica: arrivano nuove tecnologie

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Negli ultimi anni si e’ assistito allo sviluppo di nuove e piu’ sofisticate tecnologie che stanno cambiando completamente il modo di fare la biopsia prostatica e, di conseguenza, anche i suoi risultati.


Questo, in estrema sintesi, il tema del convegno “International challenge conference on MRI and biopsy in the diagnosis of prostate cancer”, che si terra’ a Roma il 23 e il 24 gennaio, e a cui parteciperanno i maggiori esperti in materia di tutto il mondo.ipertrofia_prostatica
Il tumore della prostata e’ la piu’ frequente neoplasia dell’uomo con un’incidenza del 12 per cento. La diagnosi del tumore della prostata si bassa sull’uso di parametri clinici e di laboratori (PSA e simili) ma non puo’ prescindere dalla biopsia, ossia dall’esame istologico di frammenti di prostata prelevati con un ago.

Oggi, attraverso l’uso di ecografie 3D e software sempre piu’ avanzati si e’ in grado di simulare, registrare e ricostruire il percorso dell’ago nella ghiandola, evitando cosi’ inutili trattamenti, ed assicurando valutazioni sempre piu’ precise ed accurate. Nel corso del convegno – organizzato da Paolo Puppo, Direttore Urologia Oncologica e mini-invasiva del Gruppo San Donato-Ist. Beato Matteo Vigevano – gli esperti si confronteranno su queste metodiche, ripercorrendo i passi in avanti compiuti fino ad oggi. (AGI) .

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