Spending review: i bambini restino fuori dai tagli. No a risparmi sulla loro salute.

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Ben 34 associazioni sottoscrivono il “Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia” promosso dalla Società Italiana di Pediatria. Ma intanto chiudono i reparti e si rischia l’abolizione della figura dell’infermiere pediatrico.

La salute dei bambini resti fuori dalla Spending review: nessuno pensi di risparmiare sulla loro pelle. A chiederlo, tutti insieme, ben 34 soggetti che a vario titolo si occupano di infanzia e adolescenza: società scientifiche pediatriche, sindacati, associazioni di famiglie. L’altolà a qualunque taglio sulla spesa sociosanitaria per l’infanzia l’hanno messo nero su bianco nel “Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia” promosso dalla Società Italiana di Pediatria. Piena adesione all’iniziativa è arrivata anche dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza che ha assicurato un impegno “fermo e costante” affinché, nel nostro Paese, continui a essere garantito a tutti i bambini e gli adolescenti “il diritto fondamentale alla salute” e un’assistenza altamente qualificata e di tipo specialistico.

I tagli alla spesa sanitaria e sociale – denuncia il Manifesto – stanno mettendo a rischio quel carattere di universalità e di specializzazione della Pediatria italiana che rappresenta una grande conquista di questo secolo. I segnali di questo pericoloso arretramento dell’assistenza pediatrica sono sotto gli occhi di tutti: reparti che chiudono, carenza di personale, trasferimento dei bambini e soprattutto di adolescenti con malattie acute e croniche nei reparti con adulti. Non meno inquietanti i segnali che arrivano dalla Conferenza Stato-Regioni dove è in discussione l’abolizione del Corso di Laurea di Infermiere Pediatrico, che porterebbe di fatto alla scomparsa dell’infermiere specializzato nell’area pediatrica. E ancor più pericolosa è la proposta, maturata in seno agli Assessorati regionali alla Sanità, di affidare ai medici generalisti l’assistenza sanitaria dopo il 6° anno di vita. Una proposta accantonata ma non abbandonata, che rischia di riemergere nel Patto per la Salute 2013-2015.

“Quello che si sta mettendo in discussione – spiega il Presidente della SIP Alberto G. Ugazio – è il diritto dei bambini di essere assistiti da personale medico, infermieristico e professionale specializzato, di essere accolti in reparti ospedalieri a loro dedicati e curati in ambienti ‘a misura di bambino’. Si tratta di conquiste di civiltà che fanno parte degli ultimi 50 anni di storia del nostro Paese”.

 

I firmatari del Manifesto riaffermano i cinque punti irrinunciabili cui hanno diritto tutti i bambini, di ogni etnia, che vivono nel nostro Paese: quello di avere un’assistenza altamente qualificata da parte di personale specialistico e in ambienti dedicati e sicuri; di avere accesso a tutti i farmaci e cure efficaci e sicure, senza limitazioni; di essere tutelati nella propria salute anche in termini di acquisizione precoce di stili di vita corretti; di vivere in un ambiente libero da fattori di inquinamento; di essere difesi da situazioni di rischio e di disagio.

 

“Promuovere e tutelare la salute dei bambini di oggi – conclude il Manifesto – significa anche ridurre il numero di adulti e anziani malati di domani, destinati ad assorbire la quota di gran lunga più rilevante della spesa sanitaria. E’ ormai provato che un maggiore investimento nei primi anni di vita determina un ritorno sociale ed economico molto più alto della spesa sostenuta. Queste “spese” vanno quindi considerate veri e propri investimenti strategici cui il nostro Paese non può rinunciare se realmente crede nel proprio futuro”.

 

 

 

Elenco delle Associazioni firmatarie del Manifesto:

ACP (Associazione Culturale Pediatri), AGE (Associazione Italiana Genitori), AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica), ANFAA (Associazione Nazionale Famigle adottive e affidatarie) , ASPOI (Associazione Pediatri Ospedalieri), CGD (Coordinamento Genitori Democratici), CIPe (Confederazione Italiana Pediatri Italiani), Federazione CipeSimpef, CISMAI (Coordinamento Italiano Servizi Contro Il Maltrattamento e l’abuso all’infanzia), Federasma Onlus, Federgenitori, FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), Fondazione Abio Italia Onlus, Fondazione Roberto Franceschi Onlus, MOIGE (Movimento Italiano Genitori), P.U.P.I. (Professionisti Uniti per l’’infanzia), Save The Children, SIAIP (Societa’ Italiana di Allergologia ed Immunologia Pediatrica), SICUPP (Societa’ Italiana delle Cure Primarie Pediatriche), SIEDP (Societa’ Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) SIGENP (Societa’ Italiana Di Gastroenterologia Epatologia Nutrizione Pediatrica), SIMA (Societa’ Italiana Medicina Adolescenti) SIMEUP (Societa’ Italiana Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica) SIMGePeD (Societa’ Italiana Malattie Genetiche Pediatriche e Disabilita’ Congenite), SIMM (Societa’ Italiana di Medicina Delle Migrazioni), SIMP (Societa’ Italiana di Medicina Perinatale), SIMRI (Societa’ Italiana Malattie Respiratorie Infantili), SIN (Societa’ Italiana di Neonatologia), SIN (Societa’ Italiana Di Neurologia Pediatrica), SINEPE (Societa’ Italiana Di Nefrologia Pediatrica), SIPO (Societa’ Italiana Di Pediatria Ospedaliera), SIPPS (Societa’ Italiana Di Pediatria Preventiva e Sociale), SIRP (Società Italiana di Ricerca Pediatrica), SITIP (Societa’ Italiana di Infettivologia Pediatrica)

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