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L’arteriopatia periferica è una delle più importanti complicanze croniche del diabete e la principale causa di amputazioni non traumatiche in Italia.

Milano, 14 novembre 2009 – “Educazione e prevenzione del diabete” è il tema scelto dall’IDF (International Diabetes Federation) per la giornata mondiale del diabete, che si celebra il 14 e 15 novembre 2009 in moltissime piazze italiane, così come negli oltre 160 paesi che partecipano all’iniziativa. L’obiettivo della Giornata mondiale del diabete è far conoscere questa importante patologia, la cui diffusione è in costante aumento. Attualmente, oltre 246 milioni di persone soffrono di diabete a livello mondiale (Fonte: Diabete Italia) e il diabete è all’origine di circa il 5% dei decessi globali ogni anno e la quarta causa di morte in tutto il pianeta (Fonte: OMS, Diabete Italia). Senza specifici interventi, il numero di malati    è destinato a crescere molto rapidamente e si stima che nel 2030 i diabetici nel mondo potrebbero essere circa 440 milioni.
In Italia, sono oltre 3 milioni le persone affette da diabete e anche nel nostro paese il diabete di tipo 2, che di solito colpisce gli adulti ed è spesso associato a sovrappeso e obesità, è in costante aumento.
Le malattie cardiovascolari sono una delle principali complicanze del diabete, insieme a disturbi della vista, cecità, insufficienza renale, infarto e ictus. Tra le malattie cardiovascolari, l’arteriopatia periferica (chiamata anche PAD, Peripheral Arterial Disease) è una delle prime cause di amputazioni non traumatiche. L’arteriopatia periferica, fortemente legata all’invecchiamento della popolazione, è particolarmente insidiosa per i diabetici che non solo hanno una probabilità doppia di sviluppare questa patologia rispetto alla media, ma anche più precocemente.


L’arteriopatia periferica è causata dall’aterosclerosi (l’accumulo di materiale lipidico nelle arterie) che, con il trascorrere del tempo, porta alla restrizione e indurimento delle arterie (stenosi) con conseguente riduzione del flusso di sangue negli arti inferiori, ma non solo. Il sintomo più comune della malattia è il dolore alla gamba durante l’esercizio fisico, l’insorgenza di dolore anche in assenza di esercizio e, nei casi più gravi, ferite che non si rimarginano e gangrena cui spesso segue l’amputazione dell’arto. Tuttavia, in molti casi la PAD è asintomatica e silente e pertanto diagnosticata in uno stadio avanzato, che
richiede un approccio terapeutico più invasivo. Per questo motivo è di grande importanza aumentare la conoscenza riguardo all’arteriopatia periferica, in particolare tra le categorie a maggior rischio, come i diabetici.
Il primo passo per il trattamento della PAD include un cambiamento degli stili di vita: riduzione dei livelli di colesterolo e glucosio, riduzione della pressione del sangue, attività fisica, controllo del peso, rinuncia al fumo. Oltre a ciò, può essere necessaria una terapia farmacologica e, nei casi più gravi, l’intervento chirurgico. In ambito chirurgico, diverse sono le metodologie applicabili per migliorare la circolazione sanguigna, come l’angioplastica o il by-pass. Tuttavia, si tratta di interventi invasivi,    spesso dolorosi e dal decorso post-operatorio lungo, come nel caso del by-pass, oppure meno traumatici ma anche meno efficaci (angioplastica a palloncino e stent di metallo).
Grazie ad una importante innovazione tecnologica, è ora disponibile in Italia e in tutti i paesi dell’Unione europea un nuovo stent a rilascio di farmaco per il trattamento dell’arteriopatia periferica. Il nuovo stent Zilver PTX certificato CE sviluppato da Cook Medical è il primo stent appositamente approvato per il trattamento dell’arteriopatia periferica che colpisce l’arteria femorale superficiale (SFA), il principale vaso sanguigno della coscia, e promette di migliorare in maniera significativa gli standard per il trattamento di pazienti affetti da occlusioni gravi, mettendo così a disposizione dei medici una opzione terapeutica completamente nuova.
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Informazioni su Cook Medical:
Cook Medical è stata una delle prime aziende che ha contribuito a divulgare la medicina interventistica, ed è una società pionieristica per molti dei dispositivi oggi comunemente usati in tutto il mondo per l’esecuzione di procedure mediche poco invasive. Oggi l’azienda integra progettazione di dispositivi, soluzioni biofarmaceutiche, terapia genica e cellulare, biotecnologie per migliorare la sicurezza dei pazienti e migliorare i risultati clinici nei settori di intervento della valvola aortica, nella cardiologia interventistica, nei settori di terapia critica, nella gastroenterologia, nella radiologia , nei disturbi vascolari periferici, nelle procedure di accesso alle ossa e nell’oncologia, nella chirurgia e nelle riparazioni dei tessuti molli, nell’urologia, nella tecnologia di riproduzione assistita, nella ginecologia e nell’ostetricia ad alto rischio. Cook è stato precedentemente vincitore del prestigioso premio annuale Medical Device Manufacturer (Eccellenza per la produzione medica) della rivista Medical Device & Diagnostic Industry. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.cookmedical.com. Cook Medical è presente su Twitter: http://www.twitter.com/CookMedicalPR.

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