Ipertermia per la cura dei tumori benigni e maligni

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Nuovi studi condotti all’estero  supportano la tesi che con la temperatura controllata si possano trattare i tumori e si aumenti l’efficacia di eventuali cure immunoterapiche o chemioterapiche.

Ecco quanto affermano ricercatori dell’Università Hashemita in Giordania che hanno condotto uno studio per verificare l’efficacia del calore moderato ed elevato nel trattamento dei tessuti cancerosi.
Presentando i risultati della ricerca in occasione della “AACR Dead Sea International Conference on Advances in Cancer Research: From the Laboratory to the Clinic”, hanno ricordato che l’ipertermia, per esempio, ha già dimostrato di agire efficacemente aumentando i danni prodotti dalla terapia a base di radiazioni nei confronti del tessuto canceroso e prevenire la susseguente riparazione dei tessuti.


È stato inoltre dimostrato che migliora i trattamenti di chemioterapia e immunoterapia modificando la microcircolazione e le proprietà di permeabilità dei vasi sanguigni del tumore.
«La bassa temperatura controllata, l’ipertermia e i trattamenti ad alta temperatura sono utili nella cura dei tumori maligni e benigni, utilizzando tecniche a ultrasuoni minimamente o del tutto non invasive», ha detto il dr. Osama M. Al-Bataineh ingegnere biomedico.

In questo studio, condotto su tessuti cancerosi, i ricercatori si sono avvalsi della tecnica di risonanza magnetica tomografica (MRI) per portare a 43° C la temperatura e mantenerla costante per 30 minuti, il tempo necessario stimato per ottenere l’effetto biologico desiderato.
In un altro test, i ricercatori hanno portato la temperatura oltre i 50° C per trattare un cancro alla prostata. La temperatura è stata mantenuta per circa 2 minuti e ha causato danni permanenti al tessuto canceroso e ha indotto la necrosi e la morte cellulare.

Dai risultati ottenuti, gli scienziati concordano sul fatto che i trattamenti a base di diversi livelli di temperatura possono agire efficacemente contro i tumori. Tuttavia, sottolineano, ulteriori studi si rendono necessari per testare adeguatamente i trattamenti direttamente sugli esseri umani.

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