Tumori: nuove tecniche per non pregiudicare gravidanza

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Con le nuove procedure e’ possibile per le donne che vengono colpite da giovani da tumori dell’apparato riproduttivo conservare la fertilita’ e avere gravidanze fino al 30% dei casi.

Lo ha affermato Domenica Lorusso, del reparto di ginecologia oncologica dell’ospedale Gemelli di Roma, durante l’incontro ‘L’immagine ritrovata: la centralità della vita delle pazienti’ organizzato dall’Istituto Regina Elena della capitale.
“Per alcune pazienti e’ possibile fare un intervento che rimuove solo il tumore, senza dover asportare l’intero organo, mantenendo molto basso il rischio di recidive – spiega l’esperta – per il momento pero’ questa tecnica e’ ancora sperimentale, ed e’ effettuata solo nei centri piu’ specializzati perche’ la paziente va selezionata accuratamente e seguita dopo la procedura”. Secondo i numeri presentati da Lorusso, questa tecnica si puo’ applicare ai tumori dell’ovaio al primo stadio, che sono il 10% dei casi, al 30% dei tumori della cervice, quelli cioe’ scoperti precocemente, e al 5% di quelli dell’endometrio, e le percentuali di gravidanze possono arrivare anche al 50%. Buone notizie ci sono anche per le donne, una su mille, che scoprono in gravidanza di avere un tumore: “In questo caso si e’ visto che la chemioterapia non provoca danni gravi al bambino, se iniziata al secondo o terzo trimestre, a patto che si scelgano i farmaci giusti – continua Lorusso – al giorno d’oggi abbiamo un’ampia scelta per le terapie, e due terzi dei tumori in gravidanza possono essere curati senza dover interrompere la gestazione”.

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