Cancro e recidive: attività fisica li tiene realmente lontani come un potente farmaco

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Al pari di un farmaco, l’attività fisica può essere l’arma vincente per prevenire le recidive del cancro. Lo studio.

Praticare esercizio fisico regolare come anche il semplice passeggiare a ritmo sostenuto, ma anche andare in bici o nuotare… può essere un vero e proprio toccasana o agire come un potente farmaco in grado di fermare il rischio di recidive nelle persone affette o sopravvissute al cancro.

Ecco quanto suggerito dai ricercatori del britannico Macmillan Cancer Support che hanno condotto uno studio in cui si evidenzia come i sopravvissuti al cancro che fanno attività fisica abbiano tassi di sopravvivenza maggiori, rispetto a chi non fa movimento perché, per esempio, è ancora convinto che dopo essere stati affetti da tumore si debba riposare.

I medici dovrebbero quindi prescrivere l’esercizio come parte della cura del cancro, suggeriscono gli scienziati del MCS dopo aver valutato una rassegna di oltre 60 studi che mostrano come l’essere attivi dopo una cura per il cancro faccia bene alla salute del fisico e anche a quella psicologica, favorendo il buonumore.

Non a caso, infatti, si è scoperto come l’attività fisica dopo le cure per il cancro possa ridurre l’impatto degli effetti collaterali come stanchezza, ansia, depressione, alterazioni del peso, gonfiore e difficoltà motorie.
Nello specifico si è constatato che le donna operate di cancro al seno che facevano esercizio fisico moderato per circa due ore a settimana, presentassero un ridotto rischio di recidiva e morte del 40 per cento, rispetto alle donne che esercitavano per meno di un’ora a settimana.
Nonostante ciò, gli scienziati del MCS hanno scoperto che più della metà di medici oncologici e infermieri non parlano con i loro pazienti sui possibili benefici dell’esercizio fisico, o ne hanno soltanto accennato.
Questa situazione, secondo i ricercatori, sarebbe diversa se l’esercizio fisico fosse un farmaco: in quel caso, secondo loro, avrebbe già guadagnato le prime pagine dei giornali. Ma il messaggio che invece deve passare è che questo è un modo semplice e gratuito, di farsi del bene.
La cultura, in questo senso, deve cambiare, auspicano gli scienziati e, questo, ci trova pienamente d’accordo.

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