Europa unanime nel rimuovere gli ostacoli al farmaco equivalente

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assogenericiLa direttiva votata oggi dal Parlamento Europeo impone lo snellimento dell’iter di approvazione e rimborso dei nuovi medicinali generici. “E’ ormai evidente a tutti che l’Unione Europea ha ben chiari i benefici determinati dal farmaco equivalente e vuole difenderli e ampliarli” commenta il presidente Enrique Häusermann

Roma, 6 febbraio 2013 – “E’ ormai evidente a tutti che l’Unione Europea ha ben chiari i benefici determinati dal farmaco equivalente e vuole difenderli e ampliarli, rimuovendo gli ostacoli che ancora si presentano alla rapida immissione in commercio dei nuovi medicinali generici”.


Con queste parole Enrique Häusermann, presidente di AssoGenerici, ha commentato la notizia dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo della Transparency Directive 2012/0035 (COD). Si tratta di un provvedimento che ha origine dall’indagine svolta dal Commissario alla concorrenza nel 2009, che aveva evidenziato le circostanze che impediscono una concorrenza fisiologica nel settore farmaceutico, in particolare tra equivalenti e farmaci di marca. “Due sono gli aspetti fondamentali su cui il testo interviene” prosegue Häusermann. “Il primo è la riduzione dei tempi di autorizzazione e determinazione del prezzo per i nuovi farmaci equivalenti e biosimilari, che dovrebbe prevedere un termine massimo di 60 giorni. Il secondo è il divieto di qualsiasi forma di patent linkage, cioè di vincolo delle procedure di registrazione alla scadenza del brevetto, una misura che da sempre ha permesso pratiche dilatorie a tutto danno dei produttori di generici ma anche del Servizio sanitario e dei cittadini”.

Ora la direttiva dovrà essere approvata dal Consiglio dei capi di Stato e di Governo, ma quello di oggi è per AssoGenerici un passo fondamentale. “E’ chiaro che alla base del progresso scientifico vi è la tutela della proprietà intellettuale, ma siamo contrari a qualsiasi uso distorto della protezione brevettuale che, alla fine, danneggia anche la ricerca stessa” conclude il presidente di AssoGenerici.

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