AIDS: con terapia precoce le aspettative di vita si regolarizzano

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In Sudafrica, le persone che cominciano una terapia antiretrovirale hanno aspettative di vita pari a circa l’80 per cento di quelle della popolazione generale, a condizione che il trattamento cominci che la conta delle cellule CD4 scenda sotto 200 (cellule per microlitro). Lo studio dela University of Cape Town e’ stato pubblicato sulla rivista PLOS Medicine. Questi risultati sono incoraggianti e mostrano che, con trattamento a lungo termine, l’Hiv puo’ essere gestito come una malattia cronica in ambienti a medio e basso reddito. aidsI ricercatori sono arrivati a queste conclusioni attraverso la raccolta di informazioni da sei programmi per il trattamento ddell’Hiv in tutto il Sudafrica tra il 2001 e il 2010, che poi sono state inserite in modelli di sopravvivenza. Gli scienziati hanno scoperto che, come egli adulti non sieropositivi, il fattore determinante piu’ significativo per l’aspettativa di vita dei pazienti era la loro eta’ all’inizio del trattamento contro l’Hiv: la speranza di vita media degli uomini che iniziano la terapia antiretrovirale variava tra 27,6 anni a 20 anni e 10,1 anni a 60 anni, mentre le corrispondenti stime per le donne erano di 36,8 e 14,4 anni. Inoltre, le aspettative di vita erano significativamente influenzate dalla conta dei CD4 al momento di iniziare il trattamento: le aspettative di vita in pazienti con conta dei CD4 di almeno 200 cellule per microlitro erano fra il 70 e l’86 per cento di quelle degli adulti Hiv-negativi della stessa eta’ e sesso, mentre i pazienti che iniziavano la terapia antiretrovirale con conta dei CD4 inferiore a 50 cellule per microlitro avevano un’aspettativa di vita che erano tra il 48 e il 61 per cento di quella degli adulti Hiv-negativi.

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