HIV: scoperto come il virus “attacca” l’intestino

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Tra le numerose conseguenze insalubri che l’infezione da HIV ha sul corpo, la rapida infezione delle cellule immunitarie dell’intestino e’ una delle piu’ aggressive e problematiche.


Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Plos Pathogens, che propone il primo studio tridimensionale ultra-strutturale di infezione da HIV, e’ riuscita non solo a rivelare dettagli su come il virus riesca ad infettare le cellule immunitarie dell’intestino con estrema velocita’ ma anche su come si nasconda in profondita’ all’interno del tessuto intestinale.  Il traguardo e’ di un team di ricercatori dell’Howard Hughes Medical Institute che ha utilizzato la tomografia elettronica per una analisi ad alta definizione del virus HIV nelle budella dei topi “umanizzati”, il cui sistema immunitario cioe’ e’ costituito da un alto tasso di cellule umane.

Per ogni cellula ospite infettata (trasformata in “fabbrica” di HIV), gli studiosi hanno calcolato il rilascio potenziale di almeno 63 particelle virali. Ed hanno scoperto che i gruppi di virus che erano piu’ lontani dalla cellula ospite erano piu’ maturi di quelli piu’ vicini, dato che suggerisce che le cellule ospiti rilascino nuovi virus in una serie di onde “semi-sincronizzate”.

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