Mammografia: meglio se effettuata annualmente, non ogni tre anni

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Prosegue il dibattito a colpi di studi scientifici sulla mammografia, esame essenziale per la diagnosi precoce del tumore del seno: è la volta di una ricerca condotta su oltre 50.000 donne che partecipano al programma inglese di screening del seno.


Ha rilevato che, mentre l’intervallo triennale fra un esame e l’altro risulta appropriato per la maggior parte delle donne, circa un terzo essendo a più alto rischio di sviluppare il cancro potrebbe beneficiare di test più frequenti. A firmare il lavoro esperti dell’Università di Manchester, che ne hanno parlato alla 9a European Breast Cancer Conference a Glasgow.
Prendendo in considerazione in particolare il fattore densità del tessuto mammario, i ricercatori hanno calcolato che alcune donne risultano fino 2,9 volte più a rischio di sviluppare il tumore al seno nei successivi 10 anni, in particolare quelle che hanno una densità maggiore. “I nostri risultati – spiega Gareth Evans, a capo dell’indagine – suggeriscono che lo screening triennale è molto efficace per circa il 70% della popolazione femminile, ma che le donne che hanno un rischio superiore alla media di sviluppare il cancro al seno probabilmente richiedono screening più frequenti, perchè fra questo gruppo vengono scoperte più neoplasie in fase avanzata.

Lo screening dovrebbe essere annuale per la piccola percentuale di donne che hanno un rischio dell’8% o maggiore di sviluppare il cancro nei prossimi 10 anni”.

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