Un caffè al giorno toglie l’oculista di torno. Parola dei ricercatori della Cornell University, negli Stati Uniti, che hanno dimostrato come la bevanda possa aiutare a proteggere la vista dalla degenerazione maculare e da altri disturbi legati all’invecchiamento. Merito, tra gli altri, dei polifenoli, i potenti antiossidanti che riducono gli effetti dei radicali liberi sulle cellule nervose e quindi proteggono dall’impoverimento che naturalmente colpisce l’occhio nel tempo.

L’aroma e il gusto del caffè sono un concentrato di centinaia di composti e molecole che naturalmente hanno un effetto benefico sull’uomo. Molte sono ancora sconosciute e i vantaggi di altre poco noti. Sono state già individuate, invece, le proprietà benefiche che la bevanda più amata dagli italiani hanno nel contrastare diverse malattie come Parkinson e Alzheimer, ma anche diabete e tumore alla prostata.

I ricercatori americani, nell’ambito del finanziamento dell’Istituto coreano di Scienza e Tecnologia hanno testato uno dei composti del caffè, l’acido clorogenico (CLA) su topi destinati a subire una degenerazione della retina, struttura dell’occhio fondamentale per la visione e una delle più sensibili all’invecchiamento biologico e funzionale.

Risultato: i topi a cui è stato dato l’estratto di caffè non hanno riportato i danni alla retina che ci si aspettava. Prossimo passo, capire come trasformare questo “sottoprodotto” del caffè in una soluzione da instillare, come collirio, negli occhi per mantenerli sani più a lungo.

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