Amaurosi congenita di Leber: promettente la terapia genica

Un innovativo trattamento, basato sulla terapia genica, ha mostrato efficacia nel migliorare la capacità visiva in pazienti, soprattutto bambini, portati alla cecità da una rara malattia genetica, l’Amaurosi Congenita di Leber (ACL), la più precoce e severa forma di distrofia retinica ereditaria.
Attraverso un intervento chirurgico, atto a facilitare l’iniezione di un prodotto di terapia genica, è stata migliorata la capacità visiva di cinque bambini e sette adulti affetti dalla malattia. Metà dei pazienti, pur non recuperando una capacità visiva normale, ha ottenuto miglioramenti tali da permettere loro di leggere normalmente, senza dover avvalersi di libri in Braille. L’ACL è caratterizzata dalla mutazione del gene RPE65, tale da portare alla degradazione della retina e al conseguente sconvolgimento dei processi visivi a livello cerebrale. La nuova terapia si basa sull’introduzione del gene RPE65 corretto, veicolato mediante apposito vettore derivante da virus adeno-associati inattivati, direttamente nella retina attraverso inoculazione diretta in anestesia generale.