Tumori e leucemie: uno studio italiano aumenta speranze per contrastarli

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(Adnkronos Salute) – Da uno studio italiano nuove speranze contro le leucemie. Sono pubblicati su ‘Nature Cell Biology’ i risultati di una ricerca del Dipartimento di biologia evolutiva dell’università di Siena. Gli scienziati, coordinati da Cosima Baldari, hanno analizzato le cellule ematopoietiche dimostrando la presenza di un equivalente funzionale delle ciglia primarie in queste cellule non ciliate, e identificando un nuovo meccanismo essenziale per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

cellule ematopoietiche
cellule ematopoietiche

“La maggior parte delle cellule del nostro organismo – spiega Baldari – è dotata di una piccola appendice, nota come ciglio primario. Questo organello funziona come un’antenna capace di captare dall’esterno i segnali e consente di coordinare le risposte cellulari ai fattori presenti nell’ambiente. In particolare, le ciglia primarie sono essenziali per la corretta trasmissione di segnali che regolano la proliferazione, il differenziamento e la sopravvivenza cellulari. Alterazioni di tali segnali sono state associate a numerose patologie sia genetiche che tumorali”, ricorda.
“Nella ricerca portata avanti dal mio gruppo – prosegue la studiosa – abbiamo osservato che nelle cellule ematopoietiche, ed in particolare nei linfociti T, il macchinario responsabile dell’assemblaggio e del funzionamento di questi organelli è presente e funzionale, nonostante l’assenza di ciglia primarie, e svolge un ruolo essenziale per l’attivazione e la proliferazione di queste cellule”.

Dati recenti indicano che i segnali coordinati dalle ciglia primarie sono responsabili del mantenimento delle cellule staminali leucemiche. I dati ottenuti da Baldari e colleghi rappresentano il punto di partenza per la ricerca di nuovi bersagli molecolari contro le leucemie. Il Dipartimento senese di biologia evolutiva vanta un’attività di studio e ricerca importante in questo campo: il gruppo di ricerca coordinato da Pietro Lupetti studia da anni, grazie alle strumentazioni e alle più avanzate tecniche di microscopia elettronica 3D, la fine struttura e la morfologia funzionale di alcuni tra i più importanti elementi costitutivi di ciglia e flagelli, quali ad esempio i motori molecolari responsabili per il loro movimento o i complessi di trasporto intraflagellare (Ift) indispensabili per l’assemblaggio e il turnover di questi fondamentali organuli cellulari. Nell’ambito di queste ricerche, sono stati conseguiti risultati di rilievo relativi alla modellistica 3D ad alta risoluzione dei complessi Ift – ricorda l’ateneo – pubblicati sul ‘Journal of Cell Biology’
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