Ragadi anali: un disturbo doloroso che richiede una cura ‘lungimirante’

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trinitroglicerina
E’ un disturbo molto doloroso, che compromette fortemente la qualità della vita di chi ne soffre. Si tratta delle ragadi anali croniche, un problema assai più diffuso di quanto si creda e che raramente risponde al trattamento conservativo. Da qualche tempo era noto agli specialisti che il trattamento con questa particolare concentrazione di trinitroglicerina era in grado di arrecare un sollievo al paziente già dalla seconda settimana di trattamento, oggi sappiamo che il trattamento con trinitroglicerina allo 0,4% due volte al dì è in grado di far scomparire o ridurre significativamente il dolore nella quasi totalità dei pazienti nelle prime sei settimane dall’inizio del trattamento.

E in oltre metà dei pazienti (il 55%) le dolorose fissurazioni, caratteristiche di questo disturbo, risultano completamente guarite. Ciò permette ai pazienti di sperimentare un miglioramento significativo della qualità della vita, misurata con la scala EQ-5D, fin dalla seconda settimana di terapia, che continua a migliorare per sei settimane.

Seconda causa di visita specialistica proctologica dopo la patologia emorroidaria, le ragadi anali sono piccole fissurazioni longitudinali o vere e proprie ulcere che si formano nel rivestimento cutaneo del canale anale. Il problema principale di chi ne soffre è il dolore, spesso molto forte e a volte quasi insopportabile, con una compromissione piuttosto frequente anche delle normali funzioni fisiologiche.

“Per intensità e regolarità di comparsa il dolore provocato dalla ragade non è eguagliato da alcuna altra patologia anale: i pazienti descrivono la sensazione provata come il ‘passaggio di pezzi di vetro durante l’evacuazione’ – spiega il Prof. Mario Pescatori, Coordinatore della Unità di Colonproctologia della Clinica “Ars Medica” di Roma. – L’esatta prevalenza della patologia non è nota, perché molti pazienti evitano di parlare del problema perfino con il proprio medico, ma è certo che, se trascurata, la malattia può creare complicazioni e dar luogo a infezioni. Ecco perché, per chi soffre di questo problema, è consigliabile consultare subito il medico, senza aspettare che la lesione si cronicizzi e il ricorso all’intervento chirurgico diventi quasi inevitabile, con la sua sequela di effetti collaterali come l’incontinenza, che affligge un terzo dei casi operati”.

“I farmaci disponibili fino a qualche tempo fa erano solo in parte efficaci – avverte ancora il prof. Pescatori, – Anzi, alcune preparazioni tuttora utilizzate possono addirittura rivelarsi controproducenti, perchè contengono anestetici locali e per questa ragione non possono essere usati per tutti il tempo che sarebbe necessario “.

Per verificare i vantaggi di una valida alternativa, una ricerca clinica tutta italiana, condotta in 12 Centri di I livello, facenti capo alla Società italiana di Chirurgia Colo-Rettale, ha verificato l’effetto a lungo termine di un nuovo preparato a base di trinitroglicerina allo 0,4%, che consente di effettuare una terapia protratta attraverso un duplice effetto miorilassante e vasodilatatore con una nuova formula a maggior durata d’azione.


I dati dello studio, effettuato su pazienti che presentavano ragadi croniche, fibrotizzate e di lunga durata, con sintomi persistenti da più di due mesi, dopo la comunicazione, a maggio, alla “Digestive Disease Week” dell’American Gastroenterology Association, sono stati presentati in ambito italiano dalla Dott.ssa Annalisa Pascariello, del Dip. assistenziale di Chirurgia generale geriatrica ed Endoscopia digestiva e operativa dell’Università Federico II di Napoli, in occasione del 3° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale (SICCR) svoltosi a ottobre a Catania.

I risultati del trattamento con pomata a base di trinitroglicerina allo 0,4% sul miglioramento della qualità di vita in seguito all’impiego della trinitroglicerina sono estremamente rilevanti. Sono stati valutati il benessere psicologico (presenza di ansia o depressione), la capacità di svolgere le attività abituali e di aver cura di sé, la mobilità e la presenza di dolore, ed è stato possibile verificare che l’uso della pomata determina un deciso miglioramento di tutti i parametri misurati già dopo due settimane di cura e che la qualità della vita continua a migliorare fino al termine della terapia.3

“Un altro dato importante, evidenziato dallo studio multicentrico italiano – conferma il Dott. Giuseppe Gagliardi, Specialista in Chirurgia del Colon Retto e coordinatore dello studio, attualmente alla Tulane University di New Orleans – è la dimostrazione che, per conseguire i benefici del trattamento (la guarigione o quanto meno la riduzione significativa del dolore), la terapia con pomata alla nitroglicerina allo 0,4% deve essere protratto nel tempo. Tanto è vero che miglioramenti importanti sono stati notati fino alla sesta settimana di terapia. Il periodo ideale di utilizzo del preparato è proprio di 6 settimane; la prosecuzione del trattamento per ulteriori 6 settimane non ha infatti portato a miglioramenti ulteriori”.

Le Linee Guida internazionali raccomandano di iniziare la terapia di questa patologia con il trattamento farmacologico, ricorrendo in prima battuta proprio alla trinitroglicerina insieme ai calcioantagonisti, riservando il trattamento chirurgico solo in assenza di risposta significativa dopo sei settimane. Il primo obiettivo è, cioè, riuscire a curare con una terapia medica lo spasmo sfinterico indotto dalle ragadi. Un obiettivo reso finalmente possibile dai nuovi farmaci, evitando l’intervento chirurgico che va riservato soltanto ai casi più gravi. La pomata alla trinitroglicerina allo 0,4% è un farmaco di Classe C del SSN, disponibile solo con ricetta medica.

4 thoughts on “Ragadi anali: un disturbo doloroso che richiede una cura ‘lungimirante’

  1. purtroppo a da 5 mesi che soffro di ragade anale ,ebbene ho provato anche la pomata alla trinitroglicerina esattamente RECTOGESIC un fallimento!!!adesso dopo vari trattamenti che aime’ non mi hanno risolto il problema ma alleviato leggermente le mie sofferenze,sono arrivata all’intervento chirurgico, poiche’ non vivo piu’ ! un dolore insopportabile da piangere…… : 😥

  2. sono tre anni che combatto il dolore delle ragadi anali ho provato una decina di pomate 4 interventi però il dolore è ancora forte e così pure le perdite, mi hanno consigliato le staminale è un intervento definitivo è doloroso e che controindicazioni ci sono vorrei gentilmente una risposta grazie.

  3. Sto usando Rectogesic da 3 settimana,e già dopo il primo giorno stavo meglio!ad oggi ho solo un pò di fastido quando vado in bagno…ma nulla di chè confronto a prima.spero vada ancora meglio, e che possa così evitare l’operazione!premetto che ne ho provate tante prima di pomate,integratori,erbe,rimedi della nonna!Niente!!!3 lunghi mesi di sofferenza.speriamo bene!

  4. Buongiorno soffro da circa 4mesi di una ragade anale cronica,ho fatto una visita specialistica,il medico mi ha prescritto una terapia con rectogesic pomata alla trinitoglicerina,dilatan 3 misure,fitostimoline ovuli,pslillo gel, e a breve dovrei iniziare,vorrei sapere se soprattutto la pomata rectogesic ha effetti collaterali,il tutto per evitare l’intervento.

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