Apnee notturne possono rappresentare, al femminile, fonti di disfunzioni sessuali

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Fatica a respirare durante in sonno, tendenza a russare, riposo disturbato, ma anche disfunzioni sessuali per lei. Colpa delle apnee notturne, un disturbo che, nelle donne, può mettere a rischio anche la sfera della salute intima: tanto più grave e frequente è l’apnea, tanto più probabile è la disfunzione. E’ quanto emerge dallo studio condotto dai ricercatori del Centro di medicina del sonno della Fondazione Maugeri di Pavia, guidati dal Francesco Fanfulla.sleep_apnea
Nell’indagine, pubblicata in marzo su ‘Sleep Medicine’, sono state coinvolte 46 donne obese in pre-menopausa di età compresa tra 40 e 50 anni e sessualmente attive. I normali controlli di valutazione includevano, tra gli altri, l’esame di polisonnografia, per rilevare la presenza di apnee ostruttive del sonno (Osas), e la valutazione delle funzioni sessuali attraverso due scale di riferimento (Female Sexual Distress Scale, Fsds e Female Sexual Function Index, Fsfi).
“Si tratta – spiega Fanfulla, responsabile del Centro – di due scale che ci consentono di valutare rispettivamente gli aspetti psicologici, e quindi gli elementi che portano a una condizione di stress (tra questi il contesto famigliare e sociale), e la funzionalità delle componenti fisiologiche della sfera sessuale femminile (ovvero il desiderio, l’orgasmo, la lubrificazione vaginale, il dolore, l’eccitamento sessuale e la soddisfazione). Nel nostro studio la disfunzione è provocata dalle alterazioni sia della componente nervosa sia della componente vascolare; si parla quindi di disfunzione sessuale femminile solo se si verifica un’anomalia in entrambe le scale”.[one_fourth last=”no”]

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Su 46 pazienti, 14 avevano apnee ostruttive e 10 di queste manifestavano disturbi alla funzionalità sessuale. “Per quanto riguarda la funzione sessuale globale, sia fisiologica sia psicologica – aggiunge Fanfulla – abbiamo rilevato che vi è una buona associazione tra lo sviluppo di disfunzione e caduta dell’ossigenazione causata dalla presenza di apnee notturne durante il sonno. Abbiamo inoltre studiato l’aspetto psicologico della funzione sessuale e anche qui emerge che le donne che hanno un livello di distress alto manifestano più apnee”.
Tanto più alto è il livello di stress che la donna sviluppa, indica la ricerca, tanto maggiore è la presenza di ricaduta di ossigenazione durante il sonno. Dall’analisi di ogni singola componente fisiologica sono infine emersi 3 item interessanti: orgasmo, eccitabilità e soddisfazione sono tutti elementi strettamente correlati con il livello di collasso dell’ossigenazione notturna. Per questi soggetti, quindi, avviare una terapia adeguata per la cura delle Osas potrebbe favorire anche il recupero di una di queste componenti, con una ricaduta positiva nella loro sfera sessuale.
Le Osas sono più diffuse di quel che si pensa. Ne soffrono, con sintomi conclamati, il 9 % dei maschi e il 5% delle donne, con la menopausa la percentuale di donne affette si stabilizza con quella degli uomini. La patologia causa disturbi durante il sonno, sonnolenza diurna e problemi cardio-vascolari gravi che possono portare a ictus e infarto.

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