Novembre è il mese della prevenzione e della diagnosi precoce del diabete del cane e del gatto. Tante iniziative informative in tutta Italia organizzate dalle strutture veterinarie e rivolte ai proprietari di animali.

Milano, 28 ottobre 2016 – Al via l’iniziativa “Mese del diabete del cane e del gatto”con la partecipazione di decine di strutture veterinarie in tutta Italia. L’iniziativa, patrocinata di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), è realizzata grazie al contributo non condizionante di MSD Animal Health, società internazionale fondata sulla ricerca, che sviluppa, produce e commercializza una vasta gamma di medicinali e servizi veterinari.logopermesepetdiabetico

Un mese che ha davvero una connotazione peculiare poiché organizzato a braccetto con Diabete Italia onlus, Associazione che da 14 anni ormai organizza la Giornata Mondiale del Diabete (GMD). Istituita dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata ha l’obiettivo di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su questa vera e propria piaga che conta a oggi, solamente in Italia, 3 milioni di persone con diabete di tipo 2 diagnosticate, 1 milione con diabete di tipo 2 non ancora diagnosticate e ben 2,6 milioni a rischio.

Si tratta dell’occasione perfetta per concretizzare una sinergia che il mondo della salute – umana e veterinaria – non può che considerare unica.

Per tutto il mese di novembre, saranno organizzate dai Medici Veterinari, nei loro ambulatori e nelle loro cliniche, numerose iniziative sul territorio. Si tratta di incontri informativi rivolti ai proprietari di animali sulla patologia, sui sintomi, sulla diagnosi e sulla prevenzione. Il calendario delle iniziative è disponibile sul sito www.giornatadeldiabete.it (nella sessione “La mia piazza”).

In Italia si stima che il diabete di cani e gatti colpisca da 1 soggetto su 500 fino a 1 su 100. La patologia può riguardare animali di qualsiasi età, indipendentemente dal sesso o dalla razza. Una tempestiva diagnosi e la terapia insulinica – accompagnata a stili di vita e alimentazione corretti – permettono all’animale diabetico di vivere una vita normale.

“Anche in medicina veterinaria il diabete è una patologia frequente e debilitante se non diagnosticata e gestita correttamente;” – interviene il dottor Marco Melosi, presidente ANMVI –  “i proprietari devono essere consapevoli che anche gli animali possono ammalarsi di diabete, esattamente come l’uomo e con le stesse dinamiche”.

“Il diabete mellito nel cane e nel gatto è sotto alcuni aspetti paragonabile a quello dell’uomo,” specifica il professor Federico Fracassi dell’Università di Medicina Veterinaria di Bologna, “la patologia è caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, causato da una carenza di insulina, un ormone prodotto dal pancreas. La concentrazione persistente di alti livelli di zucchero nel sangue può portare a gravi complicazioni, con notevole ricadute sulla qualità e l’aspettativa di vita. Nel cane è molto frequente la cataratta, una progressiva opacizzazione del cristallino che può provocare la cecità. Nel gatto una comune complicazione è, invece, la debolezza degli arti posteriori dovuta a un danneggiamento dei nervi”.

“Il proprietario spesso porta dal veterinario l’animale per curare questi sintomi e scopre che sono conseguenze del diabete. In questa fase siamo già ad uno stadio avanzato della patologia, con ripercussioni importanti e complesse. È necessario, dunque, fare attenzione ai primissimi sintomi, saperli riconoscere e affrontarli precocemente per evitare che possano dare origine a gravi complicanze” aggiunge Melosi “e non dimentichiamo che cane e gatto sono pazienti che non parlano, perciò gli ‘occhi’ del proprietario – come dice bene lo slogan della campagna – sono la loro voce.”

I sintomi più caratteristici sono la sete intensa, l’urinazione abbondante, la perdita di peso, la letargia (l’animale è meno attivo o dorme di più), gli occhi opachi (cane), l’assenza di auto-pulizia (gatto), il pelo rado, secco e opaco. Alcune razze canine sono più a rischio come Terrier, Schnauzer nano, Beagle, Labrador, Barboncino, Samoiedo e Golden Retriever. La malattia manifestarsi fra i 4 e i 14 anni, ma il picco di prevalenza è fra i 7 e i 9 anni di età nel cane. Le femmine, soprattutto se non sterilizzate, sono colpite con una frequenza doppia rispetto ai cani maschi. Oltre al fattore genetico e all’età, vanno considerati anche fattori di rischio riconducibili allo stile di vita degli animali, quali l’obesità e un insufficiente esercizio fisico. Fra i gatti, invece, a essere più esposti alla patologia sono i maschi non sterilizzati e quelli, maschi e femmine, con patologie croniche del pancreas e malattie della tiroide, quali l’ipertiroidismo.

“La presenza di fattori di rischio deve incentivare il proprietario a sottoporre il proprio animale a controlli periodici” aggiunge la dottoressa Carla Bernasconi, medico veterinario e vice-presidente della FNOVI. “La valutazione iniziale può essere semplicemente l’analisi delle urine per ricercare la presenza di zucchero. Nei casi con risultati positivi o dubbi, il medico veterinario procederà con la diagnosi per valutare i livelli di zucchero nel sangue. Si tratta di procedure semplici e sicure per l’animale. Desidero sottolineare che individuando la patologia precocemente e intervenendo con una tempestiva terapia insulinica, possiamo garantire al nostro animale un’elevata qualità di vita. La terapia farmacologica è di pari importanza alla dieta e all’attività fisica, che sono alla base anche della prevenzione”.

“Il proprietario ha un ruolo decisivo sia nell’individuazione dei sintomi sia in fase di trattamento, perché deve garantire una corretta aderenza alla terapia prescritta dal veterinario” – conclude il dottor Melosi. “I nostri amici animali ci danno dei segnali, a noi il compito di interpretarli in modo corretto attraverso la nostra capacità di conoscere e osservare”.

“Se è vero che il proprietario ha un ruolo decisivo, altrettanto essenziale è quello del Medico Veterinario” fa eco la dottoressa Bernasconi “con il suo aiuto è possibile individuare tempestivamente i sintomi della patologia e scegliere la cura più adeguata e di minor impatto sia per il cane, sia per il suo proprietario”.

Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina www.giornatadeldiabete.it e seguire le iniziative live sulla Fan page Facebook Giornata del diabete.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *