Papillomavirus

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Milano, 21 apr. (Adnkronos Salute) – Potrebbe arrivare dall’India il supervaccino contro il cancro al collo dell’utero, uno strumento preventivo in grado di abbattere del 90% il rischio di ammalarsi di questo tipo di tumore. Parola di premio Nobel per la medicina. A delineare il futuro ventaglio di ‘armi’ preventive contro il virus responsabile del cancro al collo dell’utero è Harald zur Hausen, la massima autorità in materia di Papillomavirus umano, agente infettivo al quale il virologo tedesco ha dedicato gli studi di una vita, scoprendo il suo ruolo nello sviluppo del tumore. Un lungo lavoro coronato dal Nobel nel 2008.
L’esperto, protagonista oggi a Milano di una lettura magistrale sul legame possibile fra virus e batteri e diversi tipi di cancro, spiega che importanti novità sul fronte dei vaccini “potrebbero arrivare proprio dall’Oriente. Sia India che Cina stanno studiando strumenti in grado di raggiungere il 90% della copertura, a fronte del 70-75% di protezione garantita dai due vaccini oggi sul mercato. Secondo le informazioni che ho a disposizione , in particolare gli scienziati indiani hanno brevettato un vaccino ottovalente”, che proteggerebbe dunque da otto tipi di Papillomavirus umano. Mentre gli strumenti preventivi attualmente in commercio sono vaccini tetravalenti e bivalenti.


L’esperto, invitato nel capoluogo lombardo dall’università Statale, ha promosso la linea adottata dal ministero della Salute italiano che promuove due strade: la campagna di vaccinazione gratuita per le dodicenni, senza però dimenticare il Pap test e l’Hpv test, “esame che resta fondamentale per la prevenzione della malattia ed è anche – spiega zur Hausen – utile per verificare il successo del vaccino”.

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