Piu’ fratture nei soggetti che hanno subito un intervento di bypass gastrico
Le persone che si sottopongono agli interventi chirurgici per dimagrire, come il bypass o il bendaggio gastrico, hanno un rischio doppio di incorrere in fratture, come suggerisce una ricerca americana. Una equipe della Mayo Clinic ha analizzato quasi 100 interventi chirurgici per trattare l’obesita’ effettuati nell’arco di 21 anni e ha scoperto che un quinto dei pazienti ha successivamente sofferto di fratture: un’incidenza doppia rispetto a quella tipica per le persone della loro eta’.

Tra i casi esaminati in questo studio, 21 persone hanno subito 31 fratture nel giro di sette anni dopo la chirurgia bariatrica. La maggior parte delle fratture hanno interessato le ossa di mani e piedi, ma ci sono state anche fratture dell’anca, delle vertebre e dell’omero. Gli esperti gia’ sapevano che dopo la chirurgia bariatrica si verifica un notevole cambiamento nelle ossa e, in particolare, una perdita di densita’ minerale, ma non era chiaro quanto cio’ si traducesse in fratture.

La principale autrice della ricerca della Mayo Clinic, la dottoressa Elizabeth Haglind, afferma che la sua equipe e’ riuscita “a dimostrare che il rischio di fratture dopo questo tipo di interventi per la perdita di peso e’ clinicamente significativo. I risultati del nostro studio mostrano chiaramente che i pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica hanno un rischio raddoppiato di subire una frattura rispetto alla popolazione generale”. Le persone obese hanno gia’ carenze di calcio e vitamina D e la chirurgia baratrica diminuisce la capacita’ dell’organismo di assorbire questi preziosi nutrienti.



Evidentemente, cio’ espone i pazienti a un accresciuto rischio di incidenti alle ossa. La Haglind invita a continuare le ricerche in questa direzione, per confermare i risultati del suo studio e chiarire i meccanismi che collegano chirurgia bariatrica e fratture.

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