Alzheimer: studi sulla memoria potrebbero migliorare la diagnosi

La citta’ di Brescia e’ al cuore di uno studio sulla diagnosi di malattia di Alzheimer in persone con disturbi di memoria tramite l’innovativa metodica dell’imaging di amiloide con tomografia assiale ad emissione di positroni (PET) ed il nuovo tracciante 18F-Florbetapir.

In Italia, il costo per il servizio sanitario nazionale e’ di 14,5 miliardi di euro l’anno. La diagnosi corretta nelle malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer ha un impatto terapeutico importante. ”La diagnosi tempestiva e’ fondamentale per istituire trattamenti farmacologici e non farmacologici in grado di ritardare per quanto possibile la perdita dell’autosufficienza” spiega, a questo proposito, Giovanni Frisoni, vice direttore scientifico dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia e responsabile dello studio. Allo studio parteciperanno 250 persone, selezionate fra coloro che si presenteranno nel 2013 e 2014 per una valutazione della memoria presso gli ambulatori neurologici e geriatrici della provincia di Brescia e aree limitrofe. Oltre alla valutazione diagnostica di routine, generalmente costituita da test cognitivi e risonanza magnetica, i coinvolti nello studio saranno sottoposti all’esame PET con Florbetapir. Medici esperti formuleranno poi una diagnosi (ad es. malattia di Alzheimer iniziale, invecchiamento normale, altre forme di demenza) senza la conoscenza del risultato dell’esame PET con Florbetapir, e successivamente alla presa visione del risultato.