Una nuova strategia per individuare precocemente eventuali problemi cardiaci e’ stata sviluppata da un team di ricercatori della Perelman School of Medicine della University of Pennsylvania e descritta sulla rivista ‘Nature Medicine’.
Ottimizzando la risonanza magnetica attraverso il monitoraggio e la misurazione dei livelli di creatina e’ possibile, infatti, trovare anomalie e disturbi molto prima e piu’ rapidamente dei metodi diagnostici tradizionali. La creatina e’ un metabolita naturale che aiuta a fornire energia a tutte le cellule attraverso la reazione del creatinchinasi, comprese quelle coinvolte nella contrazione del cuore.

Sfruttando la risonanza magnetica e il Cest (Chemical exchange saturation transfer – trasferimento chimico di saturazione), il nuovo metodo – che non richiede agenti radioattivi o di contrasto – riesce a risalire con accuratezza ai livelli di creatina su base regionale, permettendo di ricostruire lo stato di salute del cuore.